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459. Francesco Sforza al podestà di Villanterio 1452 gennaio 15 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Villanterio di far restituire entro quindici giorni le bestie sottratte dai villanteresi a Bassiano da Lisca, detto Roso, abitante della Casa dell'Acqua e a Simone Scotti, abitante della Casa dalle Glare, nonostante che essi avessero un salvacondotto.

Potestati nostro Villanterii.
Basiano da Lischa, dicto Roso, habitatore dela casa dal'Aqua, et Simon di Scoti, habitatore dela casa dale Glare, se sono lamentati che, nel tempo che per Melanesi era tenuta questa nostra cità de Laude, havendo da nui salvoconducto le dicte case dal'Aqua e dale Glare, per alchuni deli homini nostri da Villantero gli forono tolte certe bestie bovine et altre bestie, non atento el dicto salvoconducto et indebitamente, et quamvis più fiate gli habiamo requeste, non gli hano mai potuto rehavere. Pertanto te scrivemo et volemo che diligentemente te informi de questa cosa et, constandote, hauta expediente informatione, quelle bestie essere state tolte indebitamente et contra la dispositione del salvaconducto nostro, volemo opportunamente provedi che le dicte bestie siano restituite e gli sia satisfacto, como volle el debito per la iustitia, et per modo che non habiano digna rasone de venire qui a condolere da nuy, per tal casone terminando questa causa sumariamente et senza litigio alchuno et in termino de quindeci dì per manco disturbo et afano dele parte. Data Laude, ut supra.