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478. Francesco Sforza al capitano di Monza 1452 gennaio 18 Lodi

Francesco Sforza vuole che il capitano di Monza non si curi ulteriormente della vertenza fra Giacomo Sangalli da Bergamo e la cognata, vedova di Antonio, gią suo vicario, lasciando ogni cosa ai membri del Consiglio di giustizia, dei quali eseguirą ogni decisione.

Capitaneo nostro Modoetie.
Volemo che dela causa vertente fra Iacobo de Sanctogallo da Bergamo e la cugnata, relicta condam de miser Antonio, olim tuo vicario, non ti ne inpazi pił ultra, ma remeta le parte dal Consiglio nostro de iusticia, nante al quale vertiva essa differentia, et che exquische tuto quelo sarą ordinato per esso. Data Laude, ut supra.