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877. Francesco Sforza a Giovanni Birago 1452 febbraio 19 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni Birago, luogotenente nella pieve di Incino e podestà di Canzo, osservi nei riguardi dei figli del defunto Antonio Sormani l'esenzione concessa grazie al defunto conte Luigi Dal Verme, così come è registrata nel suo ufficio podestarile e come lo è stata fino al presente.

Domino Iohanni de Birago, locumtenenti in plebe Inzini ac potestati Canzii, pro magnifica domina Luchina de Verme comitissa, et cetera. Siamo contenti, considerata la fede e singulare devotione che ne portano li figlioli de quondam Antonio de Sormano, che li sia observata la loro exemptione, concessa per la bona memoria del quondam magnifico conte Aluysio dal Verme, his modo et forma ch'essa se retrova essere registrata alo offitio de tu, a potestà, e secundo che la gli è stata observata per lo passato et usque in presentem diem, e provediti per forma in questo che non habiamo a sentirne querela. Data Mediolani, die xviiii februarii 1452.


(a) Così in A.