Collezione del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia

Definizione: collezione

Tipologia: documentazione del patrimonio culturale

Datazione: post 1490 - ante 1980

Istituto di conservazione: Sistema Museale di Valle Trompia, Gardone Val Trompia (BS)

Consistenza

Senza escludere le armi bianche, la collezione si concentra sulle armi da fuoco portatili, da difesa, da caccia e d'impiego militare, privilegiando la produzione locale. Il percorso espositivo segue uno sviluppo cronologico a partire dal Cinquecento ad oggi, così da illustrare il succedersi nei secoli tanto delle innovazioni tecniche su canne e meccaniche, quanto delle soluzioni estetiche, in particolare la straordinaria arte incisoria. A corredo delle vetrine sono disposti numerosi pannelli e filmati funzionali alla comprensione delle specifiche tecnologie e relativi procedimenti di lavoro. L'inizio è con alcune armi bianche, tra cui un elmetto da cavallo e uno zuccotto di produzione bresciana con fini incisioni, seguiti dall'avvento della polvere da sparo, esemplificato da un corno, da una fiaschetta per il caricamento delle armi e da strumenti per la fabbricazione di proiettili in piombo. Si incontrano quindi la prima arma da fuoco, un moschetto plausibilmente tardo quattrocentesco con tipico congegno di accensione a miccia, e le presentazioni dell'accensione cosiddetta "a ruota", fino a quella a pietra focaia e "a percussione". La sala adibita alle sciabole d'ordinanza ottocentesche e ad una selezione di modelli di fucili italiani e stranieri conduce al sottotetto, dove sono presentate alcune armi corte del XIX secolo prodotte dalle note fabbriche Beretta, Tanfoglio e Renato Gamba. In una sezione a parte è infine riprodotta la tipica bottega artigiana da armaiolo; sempre nel sottotetto è collocato uno spazio dedicato alla didattica.

Notizie storico critiche

La raccolta museale è frutto di importanti donazioni e acquisizioni, nonché della concessione in deposito di preziosi esemplari da parte di collezionisti privati. Minimo comune denominatore di numerosi pezzi, databili a epoche diverse, è il lavoro degli incisori d'armi, rappresentanti di un'arte che in Italia, e in particolare nel bresciano, annovera alcuni tra gli artigiani-artisti più conosciuti a livello internazionale. Affievolitasi la tradizione degli incisori un tempo presente in Belgio e in Inghilterra, quella italiana rappresenta un aspetto rilevante del made in Italy. Si calcola che il numero degli incisori attualmente attivi nel mondo si aggiri attorno ai 4000, di cui oltre 2000 bresciani.