Ritratto di Felicita Merini Pier d'Houy

Beltrami, Giovanni

Ritratto di Felicita Merini Pier d'Houy

Descrizione

Identificazione: Felicita Merini Pier d'Houy

Autore: Beltrami, Giovanni (1860/ 1926)

Cronologia: post 1903

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 120,5 cm x 200,5 cm

Notizie storico-critiche: La nobildonna, vissuta a Milano e morta a Pallanza, era vedova di Leopoldo e madre di Augusto, pure benefattori della Ca Granda. Con testamento olografo del 10 aprile 1900, nominò erede universale Cesare Campi, amico di famiglia, con l'obbligo di un legato di 150.000 in favore dell'Ospedale Maggiore. Dispose inoltre che i propri gioielli venissero venduti ed il ricavato distribuito ai poveri.
Su richiesta del Campi, l'esecuzione del ritratto venne affidata a Beltrami con delibera consiliare del 13 dicembre 1901. Il dipinto ultimato venne consegnato all'Ente il 10 marzo 1903; in tale occasione l'artista apportò anche alcuni ritocchi ai due ritratti di Leopoldo ed Augusto Pier d'Houy, da lui precedentemente eseguiti per la Quadreria ospedaliera (cfr.: Ospedale Maggiore...Ritratti Antichi, Electa 1986, nn. 322, 323; 333, 334).
Beltrami, nella sua maturità, si dedica sempre meno alla pittura ad olio, preferendo occuparsi di vetrate artistiche e di problematiche inerenti alla critica
d'arte. In questo ritratto rinuncia ad una intonazione cromatica viva ed accattivante, ricorrendo ad unagamma di colori impostata su diverse tonalità del
grigio. Lo sfondo neutro ed imprecisato evidenzia maggiormente la figura della benefattrice, carica di tristezza e rassegnazione.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Misserini, Eraldo (2004)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).