Cristo nell'orto

Feria, Carlo

Cristo nell'orto

Descrizione

Autore: Feria, Carlo (documentato nel sec. XVII)

Ambito culturale: scuola lombarda

Cronologia: ca. 1640 - ca. 1650

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 156 cm x 232 cm

Notizie storico-critiche: L'opera, insieme al Gesù nell'orto (Sacri cit. 42) faceva parte di un ciclo di sei tele con la rappresentazione della Passione un tempo collocato nella chiesa dell'Annunziata. Due tele (l'Inchiodamento alla croce e la Deposizione) furono vendute nel 1877 alla parrocchiale di Carate Brianza; dopo una valutazione di Mongeri, secondo cui le opere, compresa la cornice dorata erano giudicate "di lievissimo merito" e del valore di non più di L. 50, una delibera dell'economato dispose di venderle a prezzo maggiorato, approfittando del fatto che il prevosto Caprotti aveva rimesso la stima dei quadri all'onestà del consiglio ospitaliero, "non intendendo di contrattare sulla domanda" (tutta la documentazione sulla vendita è in AOM/ Testatori/ Quadri, 2338/ 1887). Giuseppe Mongeri, consultato prima della vendita del 1877 aveva giudicato il ciclo opera 'di lievissimo merito'. Altre quattro tele furono probabilmente alienate prima del 1883 (negli inventari di quell'anno di Mongeri, Morelli e Frizzoni compaiono solo le due opere attualmente in Ca' Granda, con l'errata attribuzione al Cerano) e sono oggi irreperibili. I due quadri della Cà Granda furono rinvenuti da Bascapè in un sotterraneo dell'Ospedale nel settembre 1950 (AOM/ Testatori/ Restauri, 907/ 1949). Nel catalogo del 1992 le due tele erano assegnate al periodo della giovinezza di Ercole Procaccini junior, mentre recentissima è l'attribuzione di F. Cavalieri (1999) a Carlo Feria, un artista poco conosciuto che firmò un'Annunciazione e altre tele nella collegiata di Busto Arsizio.
Identificato per la prima volta da Giuseppe Pacciarotti (in "Arte nella Pieve di Busto Arsizio", Milano 1993, pp. 98-99), il Feria è stato riconosciuto da Francesco Frangi (in "Pittura tra il Verbano e il lago d'Orta", Milano 1996, p. 313), grazie ad un'altra firma (su un Tancredi e Clorinda in collezione privata) con il "Monsù Claudio Lorenese" citato spessissimo da fonti coeve quali il Torre e il Biffi, che fu attivo a Milano tra il 1641 e il 1661. Appartengono al catalogo dell'artista anche quattro tele con storie della Passione oggi all'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, già segnalate da Frangi, che sono forse da identificarsi con quelle già appartenenti al primitivo ciclo della Cà Granda (anche se non è stato possibile esaminarle e misurarle direttamente; i dipinti sono pubblicati in A. Spiriti, "Un bellissimo pezzo di fabbrica". Il Fatebenefratelli tra barocco e neoclassico, Milano 1992, pp. 123-124, tavv. 156/ 159), che risulterebbe così originariamente composto da otto tele anzichè sei.
Carlo Feria, Crocifissione, Milano, Ospedale Fatebenefratelli
Carlo Feria, Flagellazione, Milano, Ospedale Fatebenefratelli
Carlo Feria, Salita al Calvario, Milano, Ospedale Fatebenefratelli
Carlo Feria, Cristo deriso, Milano, Ospedale Fatebenefratelli
Altre opere confrontabili con la seguente sono:
Carlo Feria, Crocifissione, Carate Brianza, chiesa parrocchiale dei SS. Ambrogio e Simpliciano
Carlo Feria, Deposizione, Carate Brianza, chiesa parrocchiale dei SS. Ambrogio e Simpliciano

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Pavesi, Mauro (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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