Ritratto maschile di Stefano Lonati benefattore

ambito lombardo

Ritratto maschile di Stefano Lonati benefattore

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1608

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 84 cm x 114 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero con profilo interno dorato. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Stefano Lonati, qui raffigurato di tre quarti, rivolto verso sinistra: la mano sinistra è appoggiata al bordo di un tavolino, quella destra piegata favanti al suo petto e stringe tra le dita il testamento; sul piano del tavolo è visibile un calamaio d'argento con all'interno una penna, con cui probabilmente l'ha vergato. L'uomo indossa un abito grigio con ampie maniche, coperto da una sopraveste di colore nero e un copricapo del medesimo colore; lo sfondo è scuro, privo di decorazioni.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano - come nel presente dipinto - spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme: era questa la forma consuetudinaria delle maggiori beneficenze che l'ente riceveva in esenzione da tasse di successione. Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

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