Ritratto maschile del cardinale Tolomeo Gallio

scuola bergamasca

Ritratto maschile del cardinale Tolomeo Gallio

Descrizione

Ambito culturale: scuola bergamasca

Cronologia: post 1600 - ante 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 85 cm x 117 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero con profili interno ed esterno dorati e decorati con un motivo a foglie e volute. L'opera costituisce il ritratto del cardinale Tolomeo Gallo, qui raffigurato di tre quarti, seduto su una sedia; la mano destra è appoggiata al bracciolo della sedia con il palmo rivolto verso l'alto, quella sinistra stringe tra le dita il foglio del testamento. L'uomo indossa il caratteristico copricapo vescovile di colore rosso, che riprende il colore della mozzetta sopra il rocchetto ricamato di tessuto semistrasparente, ricamato sui polsini con un motivo rosso. Lo sfondo è scuro, privo di decorazioni.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano - come nel presente dipinto - spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme. Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria.
Il benefattore qui effigiato è il cardinale Tolomeo Gallio, nato a Cernobbio nel 1527 e molto apprezzato quale segretario papale: di origini modeste ma abbastanza benestante, nel 1601 destinò centomila scudi all'istitutuzione dell'Opera Pia Gallio, perchè provvedesse ai poveri di Como, facendo beneficenza regolare ed elargendo una rendita annua fissa agli enti che si occupassero di assistenza (tra cui mille lire perpetue all'Ospedal Grande). Fino al 1796 l'Opera Pia mantenne una rendita piuttosto cospicua di 16.75 lire imperiali, da convertirsi in doti ed elemosine per i meno abbienti, affiancandosi così all'attività ospedaliera del S. Anna senza reciproche interferenze, tuttavia durante il periodo di dominazione francese il livello della rendità crollò anche in seguito alle numerose spoliazioni effettuate dalle autorità.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

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