Ritratto femminile di gentildonna

ambito francese

Ritratto femminile di gentildonna

Descrizione

Ambito culturale: ambito francese

Cronologia: post 1700 - ante 1799

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 32 cm x 38 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata con profili interno ed esterno decorati con un motivo a fogliette. L'opera costituisce il ritratto di una gentildonna, qui raffigurata a mezzobusto oltre un parapetto, rivolta verso destra con lo sguardo diretto all'osservatore. La donna indossa un elegante vestito dall'ampio scollo costituito da tre stoffe di colore diverso, una verde, una blu e una rosa, tenute insieme da una spallina fissata alla stoffa con una spilla di perle; al collo porta una collana di perle così come in testa, i riccioli sono legati da un filo di perle. Lo sfondo è scuro, privo di decorazioni.

Notizie storico-critiche: Il presente dipinto appartiene alla collezione di opere pittoriche dell'Azienda Ospedaliera Ospedale S. Anna di Como: tipologicamente potrebbe ricordare il ritratto di una benefattrice, tuttavia nell'inventario cartaceo dell'Azienda Ospedaliera (compilato da Augusto Colombo, 1065) e nella targa apposta ai piedi del dipinto viene indentificato solo come "Ritratto di gentildonna", pertanto non è possibile identificare l'identità del soggetto raffigurato. Quanto all'origine, in tale inventario l'opera viene indicata come proveniente dalla "Eredità Minoia" da cui è ipotizzabile appartenga a quell'insieme di beni lasciati per volontà testamentaria all'ospedale da parte di uno o più benefattori riferibili alla suddetta famiglia comasca: spesso infatti i legati ospedalieri non erano costituiti soltanto da somme di denaro, ma da beni immobili e mobili che venivano incamerati dall'ente assistenziale, talora venduti per recuperarne il corrispettivo monetario e talora inseriti nelle proprie raccolte, come nel caso delle opere d'arte, soprattutto pittoriche.
Indipendentemente si tratti o meno di un'ignota benefattrice ospedaliera, l'impostazione del dipinto trova riscontro negli esemplari delle "Gallerie degli uomini illustri" - prima fra tutte quella comense di Paolo Giovio (1483-1552) - che, a partire dal Rinascimento, avevano avuto uno sviluppo particolare, andando incontro al gusto di una società interessata al ritratto come veicolo di autocelebrazione e conoscenza reciproca: tali raccolte di effigi di medici, canonici e nobiluomini e donne, costituiscono oggi un patrimonio di valore storico e sociale, in quanto contribuiscono a ricostruire la storia del costume e le fisionomie dei principali personaggi della società dell'epoca.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

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