Ritratto maschile di Pier Giuseppe Gallo amministratore dell'Ospedale di Como

ambito lombardo

Ritratto maschile di Pier Giuseppe Gallo amministratore dell'Ospedale di Como

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1800 - ante 1850

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 93 cm x 112 cm (tela)

Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero con bordo interno dorato. L'opera costituisce il ritratto dell'amministratore ospedaliero Pier Giuseppe Gallo, raffigurato di tre quarti in piedi con alle spalle una sedia e di fronte un tavolino: sul piano del tavolo di fronte a lui, sono poggiati alcuni fogli con sopra un libro e un calamaio in argento. L'uomo indossa una giacca marrone sopra ad un doppiopetto giallo da cui emerge il colletto bianco: nella mano destra regge un foglio mentre si porta la sinistra al petto; lo sfondo è caratterizzato da una parete priva di decorazione di colore scuro.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme: era questa la forma consuetudinaria delle maggiori beneficenze che l'ente riceveva in esenzione da tasse di successione. Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria. Qui il benefattore Pier Giuseppe Gallo, amministratore del S. Anna, regge tra le mani un cartiglio nel quale sono elencate le "Regole generali osservate per gli esposti nello Spedale Maggiore di Como per Giuseppe Gallo".

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

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