Ritratto di Aristide De Angeli

Ghirardelli, Vincenzo

Ritratto di Aristide De Angeli

Descrizione

Autore: Ghirardelli, Vincenzo (1894-1967), esecutore

Cronologia: 1942

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 65.5 cm x 91 cm (intero)

Descrizione: Il soggetto è ritratto a mezza figura, di tre quarti con le braccia conserte. Il viso è caratterizzato dalla presenza dei baffi; indossa una giacca con pochette che spunta dal taschino. Sullo sfondo una tenda tirata lascia intravedere un paesaggio. Contrasti tra luci e ombre; resa naturalistica del soggetto ritratto,
ricerca psicologica interiore nel volto del personaggio.
Dall'opera emerge la sicurezza nel disegno, la nitidezza dei colori stesi in superficie lisce e omogenee, la ricerca di una armonia d'insieme, una impaginazione attenta, una generale pacatezza nella resa del soggetto. L'opera è inserita in una cornice in legno intagliato e dorato; nella parte inferiore, cartiglio con iscrizione.

Notizie storico-critiche: Vincenzo Ghirardelli frequentò per un anno i corsi della Scuola d'arte "Andrea Fantoni" e fu poi allievo di Ponziano Loverini all'Accademia Carrara a Bergamo, dove venne più volte premiato e dove si diplomò nel 1924, dopo aver interrotto gli studi per combattere sul fronte italoaustriaco. Alla sua prima mostra personale, tenuta nel 1927 alla Permanente di Bergamo, ne seguirono numerose altre (ne tenne ancora una decina a Bergamo ma espose anche a Milano, a Sanremo, a Brescia, a Crema, a Treviglio e in altre città); vinse diversi premi di pittura e partecipò ad importanti collettive. Soggiornò a Parigi, dove suscitò l'interesse dei collezionisti. Fu in Svizzera per eseguire i ritratti dei componenti della famiglia Berner; Fausto Coppi lo volle a Santa Margherita Ligure per farsi fare da lui il ritratto. Il Ghirardelli coltivò lucidamente la pittura da cavalletto di gusto tradizionale, manifestando sempre un'adesione totale ma equilibrata alla realtà. Apprezzato come ritrattista, dipinse alcuni autoritratti sottilmente ironici. Si distinse anche nel paesaggio ma seppe eccellere nelle nature morte, nelle quali diede saggio di una luminosa accademicità, sorretta da un vivo senso spaziale, caratterizzata da un sobrio gusto secentesco e ispirata talora alla maniera del Baschenis e del Bettera.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII

Credits

Compilazione: Iorio, Patrizia (2009)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2013); Gigante, Rita (2014)

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