Studio per Maternità

Previati, Gaetano

Studio per Maternità

Descrizione

Autore: Previati, Gaetano (1852-1920)

Cronologia: ca. 1890

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / carboncino

Misure: 573 mm x 250 mm

Descrizione: carboncino su carta bianca

Notizie storico-critiche: Numerosi dovettero essere i fogli preparatori eseguiti da Gaetano Previati per quella che fu una delle opere più importanti della sua produzione artistica divisionista: la Maternità, dipinto eseguito dopo una febbrile gestazione intorno al 1891, e presentato nello stesso anno alla prima Esposizione Triennale di Milano. Il quadro, acquistato successivamente dal conte Lionello Hierschel de Minerbi dalla Galleria di Alberto Grubicy per la sua nuova dimora veneziana di Palazzo Rezzonico, dal 1923 entra a far parte delle collezioni della Banca Popolare di Novara. Tra i numerosi schizzi realizzati per quest'opera, che circolarono tra gli ambienti collezionistici già dagli inizi del Novecento, e ampiamente studiati da Francesca Rossi (Rossi 2015; Rossi 2017), grande rilevanza ha quello acquistato recentemente a Milano dalla galleria La Portantina di Mattia Jona per le raccolte del Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco e da considerare uno degli ultimi bozzetti realizzati dall'artista ferrarese.
Il foglio in questione rispecchia l'idea definitiva del dipinto, con l'aggiunta di minime disuguaglianze assenti in quest'ultimo, come alcuni fiori tra l'erba sul lato destro della composizione. Vi si ritrovano inoltre elementi stilistici mutuati dall'opera dei Primitivi, in particolare di Botticelli, e dei Preraffaelliti inglesi da cui l'artista ricava le meravigliose creature angeliche dalle grandi ali spiegate che riempiono la scena.
Da segnalare è quanto messo in evidenza da Francesca Rossi in merito alla tecnica disegnativa: "il tratto sintetico e il chiaroscuro polveroso e rarefatto rivelano che la ricerca degli effetti luministici è ancora in atto"; l'effetto di luce intorno alle tre figure centrali è il risultato del contrasto che deriva dall'assenza di acquerellatura in questa zona del disegno, che caratterizza invece il resto della superficie del foglio; una tinteggiatura molto diluita del carboncino (Rossi 2015). Le linee veloci di carboncino che risaltano sul foglio chiaro ottenute mediante differenti livelli di pressione, e il dinamismo di un segno grafico delicato, sintetico e vibrante, si uniscono in un vigoroso e vivace chiaroscuro. La dirompente libertà espressiva manifestata in questo studio, come in altri schizzi preparatori per il dipinto della Maternità, "supera in un nuovo linearismo la tradizione del disegno accademico e dimostra che l'artista ha già varcato la soglia dell'arte moderna ed è alle prese con un originale linguaggio che diventerà un punto di riferimento imprescindibile per gli artisti dell'avanguardia delle generazione successiva" (Ivi). Infine, è importante segnalare, oltre a questo schizzo preparatorio, la realizzazione di alcuni disegni raffiguranti il dipinto e realizzati successivamente. Questi furono commissionati da Grubicy, in mancanza dell'opera originale ormai in collezione privata, per essere esposti in diverse occasioni dedicate all'artista in Italia e all'estero. Uno, oggi disperso, è quello presentato all'Esposizione di duecento opere di Gaetano Previati nel 1910 a Palazzo della Permanente, la cui storia è stata ricostruita fino al 1917 (Ivi), e a cui è adesso possibile aggiungere un altro piccolo tassello, in quanto trattasi del disegno a matita (940 x 400 mm) presentato all'asta della raccolta degli eredi Benzoni nel 1932 (Raccolta Eredi Benzoni, Milano 1932, n. 131, tav. XXXIX) e venduto in quella occasione.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)

Aggiornamento: Bergamo, Lucia (2018)

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