Tabernacolo

ambito lombardo

Tabernacolo

Descrizione

Identificazione: natività di Gesù

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1500 - ante 1510

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno/ intaglio/ pittura

Misure: 61 cm x 120 cm (intero)

Descrizione: Tabernacolo che racchiude al centro di una complessa struttura architettonica la scena della Natività in legno policromo. Sullo sfondo di un atrio con tre arcate a pieno centro di cui le due laterali in scorcio prospettico, racchiuso in due lesene sorreggenti una ricca trabeazione, al di sopra della quale si eleva una cupola disegnata prospetticamente, a tamburo esagonale con finestre circolari e con una calotta embricata, decorata con degli scogli (?) o rilievi in nero e un leone dorato. In primo piano a sinistra la Vergine protesa in avanti e San Giuseppe, posto a destra, in adorazione del piccolo Gesù, sdraiato a terra; dietro un gruppo di tre angeli musici. Sul verso è dipinto lo stemma dei Trivulzio/Grassi.

Notizie storico-critiche: L'architettura che racchiude la scena della Natività è abbastanza complessa: un edificio a pianta centrale sovrastato da un tamburo a base esagonale su cui si imposta illusoriamente la cupola e sullo sfondo una volta a botte cassettonata. Lo spazio architettonico fortemente scorciato ricorda le soluzioni sperimentate da Bramante durante il soggiorno milanese e, in particolare, quella a Santa Maria presso San Satiro. L'opera non è completamente integra: nella parte superiore manca San Gerolamo e nella scena centrale la figura di San Giuseppe è frutto di una sostituzione dell'originale andato perduto fatta nel corso del XVI secolo.
Grazie alle ricerche di Silvio Leydi la provenienza del manufatto potrebbe essere motivata dalla descrizione dello stemma presente sul retro: l'unione degli stemmi delle famiglie Trivulzio e Grassi potrebbe essere legata alla nascita del figlio di Francesco Trivulzio e Margherita Grassi nato nel 1495 e anche la scelta del soggetto, la natività, sarebbe adatta a questo evento.
Dal punto di vista stilistico, i motivi architettoni e decorativi e le fisionomie delle figure hanno indotto gli studiosi (a partire da Casciaro, Moro, 1996) ad attribuire l'opera ai fratelli Giovanni Pietro e Giovanni Ambrogio De Donati.

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Sparacino, Flaminia (2012)

Aggiornamento: Dester, Elizabeth (2017); Barbieri, Lara Maria Rosa (2021)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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