Incensiere

produzione cinese

Incensiere

Descrizione

Identificazione: mascherone

Denominazione: Fangding

Ambito culturale: produzione cinese

Cronologia: post 1500 - ante 1899

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: bronzo / fusione a cera persa, patinatura, agemina

Misure: 13.3 cm x 10 cm x 14.3 cm (intero)

Descrizione: Incensiere a forma di vaso quadripode rituale per la cottura dei cibi (fangding). Corpo rettangolare, ornato a basso rilievo con mascheroni taotie ageminati in argento su fondo di greche a meandri (leiwen) e ai vertici sporgenze modanate. Il corpo centrale posa su alti piedi tubolari incisi a motivo arcaicistico di cicala (chanwen). Due anse ad arco superiormente ageminate da una banda d'argento, spuntano verticalmente dai due lati minori della tesa orizzontale della bocca, leggermente inclinate verso l'esterno. Patina artificiale verde su bronzo bruno scuro.

Notizie storico-critiche: La patina verde del reperto non si confà certamente a questo incensiere che intende riprodurre i vasi arcaici di epoca shang, non per ingannare l'acquirente, ma per soddisfare il gusto classicistico della committenza. Al contrario, essa deve essere stata aggiunta prima dell'acquisto, per ingannare l'acquirente occidentale, che avrà probabilmente considerato il pezzo un originale d'epoca arcaica. Le patine antichizzanti più dense create già in epoca Ming per ingannare i collezionisti cinesi erano delle più varie e comportavano l'uso di sali metallici come salammoniaca, allume, borace e acido solforico, in una serie di bagnature, cotture, essiccature, bagni d'aceto e periodi di interramento, per poi aggiungere dettagli di resina con azzurrite, verde malachite o rosso cinabro. L'uso dell'agemina su questo tipo di bronzi potrebbe essere iniziato alla fine del periodo Song, ma si ritrova più spesso fra la fine del periodo Ming e l'inizio del periodo Qing. In particolare durante la dinastia Qing sembra che i collezionisti ammassassero piccoli oggetti "preziosi" per cabinet personali di curiosità.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Amadini, Pietro (2011)

Aggiornamento: Antonini, Anna (2018); Di Marco, Rossella (2018); Mazzeo, Eleonora (2018)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).