Vaso

produzione giapponese

Vaso

Descrizione

Identificazione: sacco

Denominazione: usubata

Ambito culturale: produzione giapponese

Cronologia: post 1800 - ante 1899post 1868 - ante 1874

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: bronzo/ fusione a cera persa; bronzo/ patinatura; bronzo/ agemina; bronzo/ fusione; bronzo/ traforo; bronzo/ rivettatura; bronzo/ incisione; argento/ agemina

Misure: 19,5 cm x Ø 36 cm

Descrizione: Grande vaso di bronzo di tipo usubata a forma di sacco o fagotto (fukuro), con base piatta, pancia espansa suddivisa in quattro sezioni, collo stretto e bocca molto ampia con tesa larga a piatto che termina con orlo verticale. L'opera è eseguita in due parti, con il piatto che scende fino al collo, il quale si incastra dentro la pancia. Il vaso presenta depressioni incise a ricordare le forme molli del tessuto, ed è decorato a intarsi di fili d'argento con motivo di gru (tsuru) fra nuvole (kumo).

Notizie storico-critiche: Geneviève Ausenda Lacerf riporta che la forma usubata ebbe grande successo durante il periodo Edo, e fu usato principalmente per eseguire la forma seika o shoka (a seconda della scuola) praticata dalle donne della borghesia, dagli uomini colti, dalle geisha d'alto livello. Questo esemplare si distingue per una forma nuova, slegata dagli stili sinizzanti di molti vasi prodotti in Giappone per la cerimonia dei fiori.
La simbologia legata alle gru in volo era in Cina quella dell'elevazione sociale e della longevità. La gru è un animale autoctono del Giappone, dove questa immagine è riprodotta spesso su lacche e dipinti, o utilizzata in periodo Edo per gli incensieri di bronzo. La coppia di gru, una con il becco aperto e l'altra chiuso riproducono il "respiro armonioso" a-un (om/ aum).

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Amadini, Pietro (2010)

Aggiornamento: Mazzeo, Eleonora (2020); Pettenuzzo, Serena (2020)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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