Giovanni Tovagliari

ambito lombardo

Giovanni Tovagliari

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giovanni Tovagliari

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1841 - ca. 1860

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 45 cm x 60,5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo unito

Notizie storico-critiche: Dell'effigiato conosciamo i dati anagrafici riportati sull'etichetta commemorativa posta sul retro del dipinto: Giovanni Tovagliari di Monza, scomparso il 4 novembre del 1841.
La registrazione della data di morte indica che il ritratto potrebbe essere stato commissionato in forma gratulatoria dall'ente che ricevette l'eredità del benefattore, secondo la tradizione istituita dalla Ca' Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde.
Con testamento 20 agosto 1841(registrato presso l'I. R. Pretura di Monza il 11 novembre 1841), Giovanni Tovagliari dispose 18 mila lire per il mantenimento di due ricoverati nella Pia Casa di Ricovero e colla conversione dell'eccesso di rendita nella provvista di carne di manzo per i ricoverati, da somministrarsi nei giorni festivi "in aumento degli altri legati di questa natura"; alla moglie ed erede Giuditta Trabattoni sarebbero andati i frutti della rendita in vitalizio, a titolo intero se fosse rimasta vedova e a metà se fosse convolata a seconde nozze. Alla vedova del Tovagliari, risposatasi il 14 maggio 1842 con Paolo Pizzocchero, spettò quindi solo metà vitalizio e la rimanente parte passò alla Pia Casa; il legato disposto fu adempiuto per intero dopo la morte della donna, avvenuta il 5 settembre 1872, quando venne attivata la seconda piazza (ASCRIMz 31/3).
A Monza, dai tempi della Restaurazione, essendo stata dichiarata "provvisoria" la Congregazione di Carità napoleonica, le donazioni vennero raccolte dall'Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri (Coppa 2002, pp. 105, 118 nota 7). Questa amministrazione gestiva contemporaneamente l'ospedale e i luoghi pii cittadini, compresa la Pia Casa di Ricovero e Industria, fondata in Monza nel 1831 per ricoverare i vecchi inabili e fornire lavoro ai poveri disoccupati.
Il ritratto conserva, seppur in forma lacunosa, l'etichetta dell'inventario del 1938 dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo assunse nel 1896, con il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
Il ritrattato posa in leggero tre quarti su un fondo unito, indossando una redingote nera aperta su un gilet color ocra. La camicia candida ha il colletto con le punte rigide rivolte verso l'alto trattenuto da una cravatta nera annodata intorno al collo. La fisionomia del ritrattato si caratterizza per la folta chioma spettinata, trattata secondo l'uso romantico.
Sulla scheda del 1983 e sull'Inventario Generale il cognome è trascritto, per errore, "Tovaglieri".

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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