Luigia Fumagalli ved. Longo

Bianchi Gerardo

Luigia Fumagalli ved. Longo

Descrizione

Identificazione: Ritratto Luigia Fumagalli ved. Longo

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: 1888

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 69.5 cm x 90 cm

Descrizione: ritratto a mezza figura ambientato

Notizie storico-critiche: L'effigiata è Luigia Fumagalli ved. Longo, del fu Giovanni Battista (ASHSG VI, 293), scomparsa il 10 febbraio 1888. Con testamento segreto depositato presso il notaio monzese Polloni Alessandro in data 22 dicembre 1884, la benefattrice dispose di un usufrutto giornaliero per la sua servente Gaetana Crippa nonché di un legato di lire 10 mila "per un letto o più, per cronici presso la Casa di Ricovero ed Industria" (ASHSG VI, 293); la disposizione fu poi rivista successivamente alla luce delle dichiarazioni del suo erede ed esecutore testamentario, il nipote Claudio Frigerio, che precisò la volontà della defunta di istituire una piazza all'Ospedale di Monza, (ASHSG VI, 372).
Il nome di Luigia Fumagalli vedova Longo figura tra quelli incisi su una delle lapidi commemorative dedicate ai benefattori dell'Ospedale, poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino.
Il ritratto conserva l'etichetta dell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il nosocomio assunse nel 1896 con il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 186 e ss.).
Da un documento datato 20 marzo 1888 sappiamo che l'effigie gratulatoria della benefattrice era già stato commissionato dalla Congregazione di Carità al pittore Gerardo Bianchi (ASHSG VI, 372); il 4 maggio 1888 l'artista consegnò il ritratto ad olio, presentando un conto di lire 175 per la sua realizzazione (ASHSG VI, 523).
La donna è ritratta a mezza figura, seduta di tre quarti con una mano sotto il mento e il gomito appoggiato su di un tavolo; la leziosità della posa contrasta con l'atteggiamento assorto e l'aspetto austero dell'effigiata. Il pittore utilizza una pittura vivace e sommaria nelle pennellate, indugiando nella descrizione della ricca mobilia per dichiarare lo stato sociale della benefattrice.
Nella Quadreria dell'Ospedale sono conservati anche i ritratti del padre dell'effigiata (N. INV. 131783), del fratello Giovanni Antonio (N. INV. 131817) e della cognata Rachele Colombo (N. INV. 131827).
Anche il succitato nipote, Claudio Frigerio, figura tra i benefattori dell'Ospedale in qualità di presidente della ditta Fossati & Lamperti (ASHSG VI).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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