Cav. Giacomo Guidoni

Bianchi Gerardo

Cav. Giacomo Guidoni

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Cav. Giacomo Guidoni

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: ca. 1900 - ca. 1910

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 69,5 cm x 89,5 cm

Descrizione: ritratto a busto intero su fondo unito

Notizie storico-critiche: In assenza di etichette commemorative è la targhetta metallica posta sulla cornice ad attestare l'identità dell'effigiato, il Cav. Giacomo Guidoni. Il Guidoni iniziò la sua carriera come industriale tessile: possedeva un grande tessitura a Redona, presso Bergamo, e ben due stabilimenti a Monza, una tessitura meccanica alle Cascine Bastoni e un tintoria a vapore per filati nel centro storico (Longoni G., pp. 52 e 58). Fu un personaggio molto attivo nella sua città, sia dal punto di vista umanitario che politico: nel 1888 fece costruire a sue spese un asilo infantile per 120 bambini nella zona di Corso Milano, dal 1895 aderì al partito radicale monzese e divenne rappresentante per la sua zona presso la Camera di Commercio di Milano. Nel 1902 fu eletto sindaco di Monza, incarico che ricoprì fino al 1904, quando si ritirò a cagione di malattia; morì in Monza il 28 ottobre 1905 (Longoni 1987, pp. 81 e 109).
Nell'ottobre 1903 il Comune di Monza, guidato dalla giunta Guidoni, si assunse il servizio sanitario, lasciando alla Congregazione di Carità solo le funzioni assistenziali, come la fornitura dei medicinali ai poveri, l'erogazione di sussidi agli orfani ed ai cronici e il disbrigo del baliatico (Longoni 1987, p. 70).
In una "nota unita" al suo testamento, datato 10 giugno 1902 e rogato il 9 febbraio 1905 dall'avvocato Ercole Lavizzari, Guidoni dispose un lascito di 30.000 lire, da elargirsi in beneficenza nella seguente forma: "20.000 alla Congregazione di Carità per due letti di cronici, 5.000 agli asili infantili cittadini, 1.000 alla Società mutua operaia, 500 all'asilo infantile della Santa, 1.000 alle partorienti povere, 1.000 all'ambulanza medica, 1.500 a [...] le persone di servizio" (ASHSG VII, n. rep. 2891/7156).
Tra le volontà testamentarie registriamo anche una curiosa disposizione in merito alla realizzazione della sua lapide funeraria, che voleva fosse "come quella del mio maestro di disegno Pittore Giosuè Bianchi che è posta nel cimitero" (ASHSG VII, n. 707).
Gerardo Bianchi celebrò la memoria del benefattore con un'effige di grande evidenza realistica, derivandola probabilmente da un ritratto fotografico ufficiale. La forte caratterizzazione espressiva, resa attraverso la profonda vitalità dello sguardo, sembra sottintendere la conoscenza diretta del modello da parte del pittore.
Nel 1938, dopo la soppressione della Congregazione di Carità cui era affidata la gestione del Luogo Pio, il ritratto fu inserito nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il nosocomio aveva assunto con il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).
Il nome del cavalier Guidoni figura tra quello dei benefattori dell'Ospedale, inciso su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino. In assenza di una regolamentazione precedente, fu il Regolamento per le onoranze ai Benefattori del 1943/1945, a stabilire di "perpetuare la memoria dei benefattori dell'Ospedale" con l'incisione del nominativo, in nero o in oro, a seconda dell'entità della donazione, sottointeso che l'incisione in oro attesta una donazione più consistente (ADHSG 24/5).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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