Ritratto maschile

Parma Emilio

Ritratto maschile

Descrizione

Identificazione: Ritratto maschile (Giuseppe Cambiaghi?)

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: ca. 1910

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 56 cm x 75 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo scuro

Notizie storico-critiche: Né la scheda del 1983 né l'Inventario Generale riportano il nome del benefattore effigiato. Tuttavia è impossibile non notare la stretta somiglianza fisionomica del nostro ritrattato con il signor Giuseppe Cambiaghi, raffigurato con i capelli ormai ingrigiti per l'età avanzata da Emilio Parma nel ritratto di pertinenza dell'Opera Pia Bellani (esposta insieme al ritratto della consorte Giovanna Cattaneo Cambiaghi, alla mostra "San Gerardo e Monza. Volti e vite dei benefattori dell'Ospedale" tenutasi all'Arengario di Monza nel giugno 2007; Barzaghi 2007, pp. 10-11).
Il nome di Giuseppe Cambiaghi è presente tra quelli dei Benefattori dell'Ospedale, inciso su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino.
Giuseppe Cambiaghi (1851-1925) fu uno dei più noti industriali del cappello, titolare del più grande cappellificio monzese del XX secolo. Figlio di un parrucchiere e di un'operaia cotoniera, lavorò come capo magazzino nella ditta di cappelli di Gio Batta Valera, dove apprese le tecniche del mestiere. Nel 1879 fondò con il cognato ed un amico un'attività di finitura di cappelli in zona san Biagio, a Monza. Nel 1893 acquistò l'ex sede del Collegio Fumagalli presso Porta Lodi per fondare il Cappellificio Cambiaghi che, in seguito, trasferì nello storico stabile di Corso Milano (oggi sede delle Poste Italiane); la sua attività raggiunse in poco tempo livelli di produzione altissimi, tali da permettere l'esportazione dei suoi cappelli in tutto il mondo (Longoni 1987, pp. 144-149). Nel 1905 venne nominato Cavaliere del Lavoro, primo nella storia della città di Monza (Nava, p. 29).
Il Cambiaghi fu inoltre molto attivo per la sua città, promuovendo opere di solidarietà; nel gennaio 1919 donò - anche a nome dei figli Samuele, Giovannino e Rosa - il capitale nominale di 14.000 lire, per l'istituzione di una piazza da letto nell'Orfanotrofio femminile in memoria della defunta consorte, Giovanna Cattaneo (ASBMz 33/2, n. rep. 4992/2061). In una lettera scritta al Presidente della Congregazione di Carità di Monza, amministratrice dell'Orfanotrofio Femminile, Cambiaghi precisò che "tale somma è costituita da risparmi personali della nostra cara Estinta, fatti con il dichiarato proposito di devolverli a codesta O. P. della quale particolarmente apprezzava le finalità provvide e conosceva i bisogni". Non va dimenticata anche la donazione effettuata nel settembre 1926 dal figlio Samuele alla Congregazione di Carità - in memoria del padre - per l'edificazione di una nuova casa di riposo cittadina; la nuova sede dell'ospizio - chiamata "Casa Cambiaghi" - venne edificata in via Arnaldo da Brescia entro l'ottobre 1928 (ASCRIMz 18/4).
Sulla scheda del 1983 è dichiarata la provenienza del ritratto dalla "Pia Casa". A Monza esistevano già dal 1828 una Pia Casa d'Industria e di Ricovero, che avevano per scopo rispettivamente di fornire lavoro o viveri ai poveri e di mantenere i poveri vecchi rmonzesi. Con il governo sabaudo le Case passarono entrambe alla Congregazione di Carità, che aveva il compito di amministrare tutti i beni dei luoghi pii della città. Dopo il 1938 la gestione di tutte le Opere Pie cittadine (Pie Case, Ricovero di Mendicità e Opera Pia Bellani) fu affidata a un unico Consiglio di Amministrazione. In epoca più recente le Pie Case e il Ricovero di Mendicità cessarono l'attività e fu l'Opera Pia Bellani ad assumere - con lo statuto del 1985 - la gestione delle case di riposo (Colombo 2002, pp. 60, 76-77, 188). La raccolta artistica dei Luoghi Pii di Monza venne allora suddivisa - per motivi amministrativi e in modo affatto casuale - in due nuclei, appartenenti l'uno alla stessa Opera Pia Bellani l'altro, quantitativamente più cospicuo, all'Ospedale San Gerardo (Coppa 2002, p. 109). Non stupisce quindi il trovare nella Quadreria del San Gerardo dipinti appartenuti alla Pia Casa.
Il ritratto reca la firma di Emilio Parma; per analogie stilistiche con altre opere del pittore, potrebbe essere stato eseguito intorno al 1910, assai prima della morte del Cambiaghi, avvenuta nel 1925. La postura e il volto dell'effigiato ricalcano perfettamente quelli visibili in una fotografia del Cambiaghi pubblicata nel volume "Società anonima Giuseppe Cambiaghi", edito nel 1934 (Monza. La sua storia 2002, p. 326). La derivazione dell'immagine da un ritratto fotografico sembra confermata dallo sguardo dell'uomo, levato verso un punto in alto a sinistra, come se evitasse di guardare in camera.
Nonostante la convenzionalità di rito, l'opera manifesta una qualità superiore di quella espressa nella gran parte dei ritratti che il Parma realizza per la Quadreria, sempre molto freddi e seriali. La qualità si coglie nella postura meno ingessata del solito e, soprattutto, nell'intensità palpitante dell'espressione, che possiamo ricondurre alla conoscenza diretta del soggetto. Il ritratto è pendant con INV. N. 131889, che dovrebbe raffigurare la consorte del benefattore, Giovanna Cattaneo.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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