Cav. Francesco Biffi

Parma Emilio

Cav. Francesco Biffi

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Cav. Francesco Biffi

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1928

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: compensato/ pittura a olio

Misure: 71,5 cm x 91 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto ovale inscritto in un rettangolo su fondo neutro

Notizie storico-critiche: L'effigiato è il Cav. Francesco Biffi, morto in Monza il 7 novembre 1922.
Il nome del Biffi figura inciso tra i benefattori dell'Ospedale su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino, accanto alla data "1918": si tratta di una beneficenza eseguita in vita a favore dell'Opera Pia "Monza Benefica", sottoscrizione inaugurata nel 1918 per iniziativa degli industriali monzesi con lo scopo di concorrere ai bisogni degli istituti assistenziali cittadini (Civico Ospedale, Pia Casa di Ricovero e Opera Pia Bellani), secondo le priorità stabilite dalla Congregazione di Carità in tempo di guerra (Colombo 2002, p. 194).
Con un atto di donazione datato 3 gennaio 1926, il signor Biffi Giuseppe "fu Francesco, nato e domiciliato a Monza, industriale possidente" volle onorarne la memoria del "compianto suo genitore Biffi Francesco fu Luigi" adempiendo alla volontà espressa da lo stesso in vita; decise dunque di donare un capitale nominale di 100.000 lire alla Congregazione di Carità di Monza, "quale Amministrazione del Civico Ospedale Umberto I in Monza", col vincolo dell'istituzione perpetua "di una piazza da cronico (uomo o donna) da intestarsi al nome del defunto Francesco Biffi fu Luigi", riservando la nomina del beneficiario per sé e per la sua discendenza in linea maschile" (ECA2Mz, 2.5, 30 (b. 11), unità 78, n. rep. 13331/6544).
In una lettera in data 12 novembre 1926 il Presidente della Congregazione di Carità Giuseppe Tagliabue comunicò all'ing. Giuseppe Biffi che le pratiche per l'accettazione del lascito erano ormai perfezionate e che, pertanto, l'amministrazione "adempiendo ad un dovere morale che trova la sua rispondenza nella consuetudine, desidera far provvedere alla esecuzione del quadro rappresentante la effigie del defunto suo Genitore Francesco Biffi onde eternare dentro le mura del Pio Luogo la memoria di chi ha profondamente espresso amore di carità e generosità di dono. Prego quindi la S. V. Ill. della cortesia di farmi pervenire una fotografia che possa essere adatta allo scopo, a meno che Ella non intenda far eseguire il lavoro per conto proprio da artista di sua stima".
La firma sul fronte del dipinto documenta la paternità e la datazione del ritratto, realizzato nel 1928 dal pittore Emilio Parma. Il soggetto è ripreso in leggero tre quarti, con lo sguardo rivolto allo spettatore; l'immagine risulta nel complesso molto convenzionale e fissa, forse perché derivata da una fotografia.
Sul rovescio del dipinto si conserva l'etichetta dell'inventario dell'Ospedale Umberto I, stilato nel 1938 in seguito alla soppressione della Congregazione di Carità e la creazione dell'Ente Comunale di Assistenza (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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