Cav. Rag. Enea Corbetta

Parma Emilio

Cav. Rag. Enea Corbetta

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Cav. Rag. Enea Corbetta

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1928

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: compensato/ pittura a olio

Misure: 64 cm x 84 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto ovale inscritto in un rettangolo su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Stando alle indicazioni fornite dalla targhetta metallica applicata sulla cornice, l'effigiato è il cav. rag. Enea Corbetta.
La famiglia Corbetta fu una delle più note e importanti per la città di Monza: il padre Carlo aveva ereditato dal nonno Luca la prima tipografia nella città di Monza, fondata nel dicembre 1805 (anche Luca Corbetta è presente nella Quadreria dei Benefattori con INV. N. 131739).
Nel 1883 il padre gli cedette la tipografia ma Enea, più interessato alla politica che all'arte tipografica, nel 1900 la vendette a Giovanni Luvoni di Milano, interrompendo per sempre questa proficua e prestigiosa tradizione familiare (Nigrelli 2000, pp. 14 e ss.).
Enea Corbetta ricoprì incarichi di rilievo nella politica cittadina, tra quello di assessore (dal 1886 al 1889) e di sindaco, per due mandati, dal 1892 al 1895 e dal 1899 al 1902. Morì a Milano il 21 febbraio 1927 all'età di 76 anni.
In una lettera al Presidente della Congregazione di Carità, Giuseppe Tagliabue, l'avvocato Soroldoni lo informò della morte del Corbetta e lo rese partecipe delle sue disposizioni testamentarie: i suoi eredi avrebbero dovuto elargire - entro 4 mesi dalla sua morte - 100.000 lire, da dividersi equamente tra l'Ospedale e la Pia Casa di Ricovero, entrambe "bisognose di finanziamento".
Nel giugno del 1927 il Presidente Tagliabue porse a Carlo Corbetta e alle sue sorelle Rina e Maria, figli ed eredi del benefattore, "le più vive e sincere espressioni di riconoscenza da parte di questa Amministrazione" per le munifiche disposizioni paterne; aggiunse inoltre che "poiché la Congregazione adempiendo ad un dovere morale che trova la sua rispondenza nella consuetudine, desidera far provvedere alla esecuzione del quadro rappresentante la effigie del compianto Suo Genitore onde custodirlo insieme con quelli dei precedenti donatori, prego la S. V. Ill. della cortesia di farmi pervenire una adatta fotografia, che servirà a questa Amministrazione per far eseguire il ritratto da alcuno dei migliori artisti della città" (ECA2Mz, 2.5, 33 (b. 11), unità 81).
Il ritratto venne commissionato ad uno dei ritrattisti più in voga nella città di Monza nella prima metà del Novecento, artista che aveva già prodotto diversi ritratti di benefattori per l'Ospedale monzese: si tratta del pittore Emilio Parma, che realizzò l'effigie del Corbetta nel 1928.
Nonostante la convenzionalità dell'immagine eseguita a posteriori, nel soggetto impostato in deciso tre quarti si coglie un'accurata e partecipe resa fisionomica oltre che espressiva, imputabile probabilmente alla conoscenza diretta dell'effigiato. Come nota di costume, si osserva l'ufficiosità dell'abito da cerimonia nero con la cravatta a farfallino e il colletto della camicia con le punte rigide ripiegate ad aletta.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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