Ferdinando Riva

De Notaris Carlo

Ferdinando Riva

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Ferdinando Riva

Autore: De Notaris Carlo (Milano, 1812-1888)

Cronologia: post 1884 - ca. 1899

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 69,5 cm x 90 cm

Descrizione: ritratto a busto intero ambientato

Notizie storico-critiche: L'effigiato è Ferdinando Riva, scomparso il 21 ottobre 1884. Il Riva figura tra i benefattori dell'ospedale essendo il suo nome inciso su una lapide commemorativa posta all'ingresso dell'edificio di Via Solferino. L'iscrizione sul davanti del ritratto sembra attestare l'esecuzione 'post mortem' in forma gratulatoria. La mancanza di documentazione storica, tuttavia, non ci permette di conoscere l'oggetto della beneficenza del Riva e chi commissionò il ritratto. Sul rovescio s'è conservata l'etichetta dell'inventario stilato nel 1938, dopo la soppressione della Congregazione di Carità, dall'Ospedale Umberto I - secondo la denominazione che il nosocomio assunse nel 1896 col trasferimento nel nuovo edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 76).
Nonostante che l'impostazione della figura appaia molto convenzionale per via del braccio ripiegato al petto e la rigidità della posa dichiari la derivazione da una fotografia, l'immagine si caratterizza per la sobrietà e la resa accurata dei tratti somatici, presentando un'indubbia qualità pittorica, L'effetto della luce degradante alle spalle dell'effigiato inserisce la figura in uno spazio reale, suggerendo l'ambientazione nella penombra di un interno domestico, e pone l'opera nel filone dei ritratti realistici di fine secolo.
Secondo la scheda del 1983 e l'Inventario Generale che registra l'opera dal 1989, il ritratto è opera di autore ignoto.
Il nome scritto sul rovescio, invece, conduce a Carlo de Notaris, pittore milanese che, nonostante la predilezione per i soggetti sacri e religiosi, fu annoverato tra gli artisti che lavorarono per la Cà Granda, dov'è presente con un piccolo nucleo di ritratti di benefattori (Tognoli Bardin 1981, pp. 221, 228, 230, 245). Sebbene il pittore esuli dall'ambito strettamente locale, cui si riferisce la gran parte dei ritratti gratulatori della raccolta ospedaliera, sappiamo dai documenti che egli lavorò per conto della Congregazione di Carità di Monza tra gli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento, producendo per lo più effigi destinate alla Pia Casa di Ricovero cittadina. Per quanto riguarda i dipinti eseguiti per l'ospedale si vedano i ritratti di Pietro Gerelli (INV. N. 131900) e Eugenio Maiocchi (INV. N. 131779).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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