Cav. Paolo Meda

Morella Romano F.

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Cav. Paolo Meda

Autore: Morella Romano F. (?)

Cronologia: ca. 1925 - ca. 1949

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 71 cm x 100 cm

Descrizione: ritratto a busto intero su fondo variegato

Notizie storico-critiche: L'identità dell'effigiato, Cav. Paolo Meda, è desunta dalla scheda del 1983 e dall'Inventario Generale che registra il ritratto dal 1989. Il nome del Comm. Paolo Meda, Cavaliere al Merito del Lavoro figura anche sulla lapide posta all'ingresso dell'edificio di via Solferino, dove sono annoverati gli imprenditori monzesi che nel 1918 aderirono alla sottoscrizione promossa da Carlo Ricci per far fronte alle esigenze dei Luoghi Pii della città in tempo di guerra (Colombo 2002, p. 194). L'assenza sul ritratto d'iscrizioni commemorative e dell'etichetta che solitamente ricordava la data di morte del soggetto, può significare che l'opera fosse stata commissionata in forma privata e che sia entrata nella Quadreria dei benefattori al seguito del lascito, come dono della famiglia del benefattore.
Il ritratto, riconducibile per stile al terzo decennio del XX secolo, è firmato dal pittore F. Romano Morella: si tratta di un'opera convenzionale derivata come di consueto da una fotografia, col soggetto in posa eretta, rigido e fisso, che volge lo sguardo allo spettatore. Colpisce il trattamento astratto del fondo, mosso da pennellate grossolane e molto contrastate.
Dal punto di vista del costume è possibile osservare l'uso ormai consolidato dei capi ricorrenti nella moda maschile del Novecento come l'abito a tre pezzi fatti nello stesso tessuto e colore (Butazzi 1977, p. 139) e la cravatta lunga in seta a righe fermata con nodo piatto intorno al collo ad alette rigide. Non manca la vistosa catena d'oro appuntata sul gilet, come segno di appartenenza sociale del soggetto all'alta borghesia.
Attualmente il ritratto si presenta sprovvisto di cornice; tuttavia, nella fotografia in bianco e nero del catalogo fotografico della Quadreria il dipinto presentava una cornice lignea con un ricco fregio decorativo a motivi vegetali, probabilmente in stucco dorato, con un modesto squarcio sulla barra sinistra.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

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