Figura orante / San Gerardo

ambito lombardo

Figura orante / San Gerardo

Descrizione

Identificazione: Annuncio a San Zaccaria

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: ca. 1590 - ca. 1610

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tavola

Misure: 36 cm x 79 cm

Descrizione: anta lignea dipinta con scena sacra sulla faccia interna e motivi decorativi all'esterno

Notizie storico-critiche: Anta lignea dipinta con scena sacra sulla faccia interna e motivi decorativi all'esterno.
L'opera, pendant con "L'annucio a Sant'Elisabetta" (INV. N. 1705), non figura nell'Inventario Generale del San Gerardo e non reca nessuna etichetta inventariale riferibile all'Ente ospedaliero. Può tuttavia essere identificata con il dipinto intitolato dubitativamente "Figura orante / San Gerardo" nel catalogo del 1983 (scheda n. 12), cui viene attribuito il N. INV. 1706. Sul retro esiste invece un'etichetta che fornisce informazioni sulla provenienza della tavola dal lascito Mantegazza, che risale al 1859, ma non si conoscono i contenuti di tale lascito e quale ente caritativo ne beneficiò.
Il tergo della tavola è decorato con due semplici rosoni dorati e conserva l'impronta della cornice che li riquadrava, mentre sul davanti è raffigurato l'Annuncio a San Zaccaria. La scena è ambientata all'aperto con delle pecore al pascolo, sullo sfondo una città fortificata. Il Santo è colto in atteggiamento devoto mentre guarda l'angelo che gli appare dall'alto, tra le nuvole. La presenza di una riquadratura dipinta, seppure solo in basso per l'evidente decurtazione subita dal legno, fa ritenere che in origine la tavola e il pendant costituissero le ante apribili di un trittico per la devozione privata o conventuale, poi smembrato. Al suo interno poteva essere custodita, per accostamento iconografico, la raffigurazione dell'Annuncio a Maria oppure un'immagine legata al culto di San Giovanni Battista.
Stilisticamente l'opera si colloca tra la fine del '500 e i primissimi anni del '600 ed è stata eseguita da un pittore lombardo che guardava alla tradizione aulica di pieno rinascimento, caricando l'immagine di quella partecipazione emotiva all'evento che fu imposta dai dettami della pittura controriformata. Il panneggio mosso delle vesti del Santo e l'eleganza dell'angelo riflettono il gusto manieristico di fine secolo.
Nel 2008 l'opera risultava dispersa e su di essa pende una denuncia di furto - che andrebbe ritirata, poichè a tavola è stata rinvenuta presso un ufficio della Dirazione Sanitaria, insieme al pendant.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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