Veduta di Bellagio

Greppi, Alessandro

Veduta di Bellagio

Descrizione

Autore: Greppi, Alessandro (1828-1918)

Cronologia: post 1852/08/26

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ matita

Misure: 163 mm x 105 mm ; 258 mm x 157 mm

Descrizione: Disegno a matita, eseguito a mano libera, su carta liscia. Raffigura una veduta del paese di Bellagio, sulla punta della penisola, che divide il Lago di Como nei due rami. In primo piano lo specchio d'acqua su cui prospettano in lontananza gli edifici del borgo, tra i quali svetta il campanile della Chiesa di S. Giacomo. Le colline fanno da sfondo alle sue spalle, mentre sul lato sinistro si vedono all'orizzonte le alture della sponda orientale.

Notizie storico-critiche: Il disegno, insieme ad altri materiali documentari e iconografici facenti parte del Fondo iconografico Alessandro Greppi, fu rinvenuto nella Biblioteca di villa Greppi a Monticello Brianza. Tutto era contenuto alla rinfusa in buste o sacche di lino che vennero acquistate nel 1971 da Francesco Radaeli, libraio antiquario a Milano. II nuovo proprietario tentò il riordino della collezione procedendo all'inventariazione dei singoli pezzi individuando luoghi e cronologie grazie alle iscrizioni apposte dallo stesso Greppi e, in mancanza di queste, effettuando deduzioni basate sulle condizioni del ritrovamento (ogni sacco/busta conteneva materiali che, all'apparenza, erano omogenei fra loro dal punto di vista cronologico).
Nel disegno l'autore indica con nota manoscritta l'esecuzione dell'opera a Villa Trotti, nella frazione di San Giovanni a Bellagio. La villa era di proprietà della famiglia Trotti Bentivoglio, ossia dei nonni di Alessandro Greppi che vi trascorrevano lunghi periodi di villeggiatura soprattutto estivi.

Collocazione

Provincia di Lecco

Credits

Compilazione: Caspani, Laura (2018)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).