MOTIVI DECORATIVI GEOMETRICI

Pozzo Paolo

MOTIVI DECORATIVI GEOMETRICI

Descrizione

Autore: Pozzo Paolo (1741/1803), Ideatore

Cronologia: post 1784 - ante 1786

Tipologia: pertinenze decorative

Materia e tecnica: mosaico in marmo; marmo rosso di verona; marmo bardiglio; marmo di carrara; marmo verde delle alpi; marmo nero; marmo giallo

Misure: 9,67 m x 9,67 m

Notizie storico-critiche: Alla fine del XVIII secolo l' Accademia delle Belle Arti promosse una vasta campagna di restauro dell'apparato decorativo di Palazzo Te. In questo ambito si colloca la decisione, datata al 1784 di sostituire i "salicati" con sontuosi pavimenti di mosaico colorato. Il progetto è affidato a Paolo Pozzo, che, nel disegnare le forme dei nuovi pavimenti, prende ispirazione dalla scansione delle volte e dei soffitti. Entro gli scomparti così ottenuti sono inseriti fregi appartenenti al repertorio classico, motivi geometrici e vegetali. Nel caso del pavimento della Camera di Amore e Psiche, agli ottagoni e semiottagoni del soffitto corrispondono labirinti dal percorso obbligato. In corrispondenza della porta che immette nella Camera dei Venti sono raffigurate due salamandre. Lo strato superficiale del terrazzo, chiamato "crosta" ha uno spessore di circa due centimetri. Esso è composto per un terzo da calce e per due terzi di una mistura di polvere di marmo colorato e terre minerali, utilizzate per modificare il colore dove necessario. Il substrato è così composto: terreno costipato mediante battitura, due corsi di mattoni legati con malta, uno strato di malta legata a calcinacci e cocciopesto, alto circa otto centimetri. Le scaglie di marmo che compongono il terrazzo che variano dal mezzo centimetro al centimetro. Esse sono state posate sul substrato tramite l'utilizzo di sagome in legno riportanti il disegno geometrico del pavimento. Una volta rimossi gli stampi, le fughe sono state riempite con un granulato più fine.
I marmi utilizzati sono: Rosso di Verona, Giallo Torri del Benaco, Grigio Bardiglio di Carrara, Azzurro Bardiglio, Verde Alpi (Val d'Aosta), Bianco di Carrara Tenero e Nero di Varenna. Nel corso dell'ultimo cantiere di restauro (1984-85) non sono stati effettuati specifici interventi sulla pavimentazione della Camera: si è semplicemente proceduto a un suo trattamento con un accurato lavaggio a olio e cera vergine.
Lacune, con dimensioni variabili fra i due e i sei centimetri, interessano alcune zone del pavimento. Esse sono causate dal deterioramento della malta e dalla perdita di granuli di marmo per usura da calpestio. La lacune si concentrano nel percorso che collega la Camera agli ambienti confinanti: la sala dei Cavalli e la Camera dei Venti. Si risconta un degrado uniforme della malta in tutto il terrazzo. Per evitare un peggioramento della situazione oltre metà del pavimento è oggi coperta da moquette. Una cordonatura impedisce ai visitatori di calpestare la parte scoperta del pavimento.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Bonoldi, Lorenzo (2011)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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