Geometria

Pippi Giulio detto Giulio Romano

Geometria

Descrizione

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./1546), ideatore / esecutore

Cronologia: post 1525 - ante 1527

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: affresco

Notizie storico-critiche: Le pareti Sud, Est, Ovest presentano alcuni frammenti ad affresco che paiono distinti cronologicamente dalla decorazione giuliesca.
Queste le loro esatte ubicazioni e dimensioni, con riferimento alle fotografie allegate:
1- OVD023, parete Sud, estrema sinistra, zona non affrescata sottostante la fascia a finti marmi: altezza 8 cm, larghezza 7 cm.
2- OVD023a, parete Ovest, intonaco sottostante la parte alta - dipinta a finto marmo giallo - del primo rettangolo della decorazione a finti marmi: altezza 4 cm ca., lunghezza 18 cm ca.
3- OVD023b, parete Ovest, estrema destra, zona non affrescata sottostante la fascia a finti marmi: altezza 24 cm, larghezza 11.5 cm.
4- OVD023c, parete Est, lato destro della porta, sotto il cardine superiore: altezza 36 cm, larghezza 5 cm.
I lacerti presentano una colorazione scura (tra il blu e il nero) piuttosto uniforme, ad eccezione del frammento presso la porta della parete Est, dai toni ocra. Più modulato appare il colore nel frammento n. 2, immediatamente sottostante l'intonaco affrescato del rettangolo a finti marmi: si osserva infatti una parte predominante a toni scuri, affiancata a sinistra da una pennellata color ocra, a sua volta seguita da una porzione dai toni più chiari. I colori di questo frammento sono molto simili a quelli utilizzati nella pittura del rettangolo soprastante e potrebbero far supporre una relazione cronologica e stilistica immediata tra i due momenti. In generale, sembra di poter affermare che i lacerti siano da ricondurre a una decorazione perduta della fascia inferiore delle pareti - forse imitante tendaggi? - coeva o di poco precedente la realizzazione del ciclo giuliesco: di tale decorazione potrebbero costituire una traccia anche i lembi di intonaco di forma irregolare e frastagliata visibili lungo tutta l'estremità inferiore della decorazione a finti marmi, dalla cromia e qualità materica affini ai lacerti in esame. L'elemento che più favorisce un'interpretazione in questo senso è costituito dal fatto che i frammenti in questione sono dipinti su un intonaco immediatamente prossimo a quello di supporto alla decorazione realizzata dagli aiuti di Giulio Romano. Queste scarsissime testimonianze, tuttavia, non permettono né di risalire ad una datazione precisa né, tantomeno, di ricostruire un insieme decorativo unitario. L'unica certezza resta la posteriorità cronologica dei lacerti rispetto al frammento emerso tra il soffitto e la parete Nord della camera, riconducibile alla preesistente palazzina di Francesco II e databile ai primissimi anni del Cinquecento (1502 ca.).

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2007)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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