CORNICE ARCHITETTONICA CON MOTIVI DECORATIVI E FIGURE

Pippi Giulio detto Giulio Romano; Scultori Giovan Battista (attr.)

CORNICE ARCHITETTONICA CON MOTIVI DECORATIVI E FIGURE

Descrizione

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), disegnatore; Scultori Giovan Battista (attr.) (notizie 1527-1541), scultore

Cronologia: ca. 1527 - ante 1530

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: stucco a stampo; stucco modellato; affresco

Misure: 49 cm x 410 cm x 230 cm

Notizie storico-critiche: Ripetendo la struttura decorativa delle nervature in stucco della volta, la cornice ad arco delle due testate risulta suddivisa in segmenti decorativi, risultanti dalla scansione dell'arco in quattro parti: tre tondi figurati posti a distanze uguali e introdotti da due semitondi - anch'essi recanti bassorilievi interni - alla base della cornice, infatti, rompono la continuità della decorazione a racemi vegetali, che viene così a concentrarsi in scomparti tra i medaglioni. Una fascia esterna piatta incornicia scomparti a racemi, tondi e semitondi; gli scomparti a racemi, inoltre, presentano un'ulteriore cornice interna a foglie. La decorazione in stucco è stata realizzata sia modellando in situ singoli elementi (bassorilievi inseriti in tondi e semitondi), sia con ricorso allo stampo (cornici degli scomparti con racemi vegetali). Sono talora visibili tracce di incisione preparatoria da cartone sul fondo di alcuni tondi e degli scomparti con racemi, probabilmente modellati anch'essi in situ. Il fondo scuro di tondi e semitondi è la traccia di un'originale decorazione ad affresco in gran parte perduta. I due scomparti a racemi alla base dell'arco, identici tra loro, si distinguono dai due scomparti centrali per il diverso disegno decorativo a volute del fogliame e per la presenza, al centro di entrambi, di un piccolo mascherone con copricapo di foglie piatte. I due scomparti centrali, al contrario, mostrano un fiore centrale a quattro petali da cui dipartono due rami laterali ornati da fogliame allungato e conclusi da piccole bacche alle estremità. Le cornici ad arco delle due testate differiscono l'una dall'altra per quanto concerne l'apparato figurativo costituito dalle immagini modellate nei tondi e semitondi. La cornice della testata occidentale presenta i seguenti elementi: il primo semitondo include l'immagine di un elmo con cimiero a foggia di aquila affiancato da uno scudo; il tondo a seguire include una figura femminile stante, con busto scoperto e panneggio sulle gambe; con la destra solleva una brocca; il ginocchio destro è lievemente piegato; la mano sinistra solleva un lembo della veste. Il tondo centrale, posso alla sommità dell'arco presenta un soggetto di incerta identificazione: la figura, seduta in posa di tre quarti e ormai acefala, è totalmente nuda e pare maschile; sotto il ginocchio destro è intuibile la testa di un animale, forse un cane. La figura tiene con la sinistra, tra le gambe, un lungo oggetto la cui estremità risulta di larghezza maggiore rispetto all'impugnatura: non è chiaro se possa trattarsi di un bastone da pastore, di una clava, di un remo oppure di un timone. Nella parte destra del tondo è un albero spoglio, al quale sono appesi un arco e una faretra. Il precario stato di conservazione del bassorilievo non consente di interpretare con certezza la forma e le caratteristiche dell'oggetto che la figura tiene tra le gambe: se interpretato come un pedo pastorale potrebbe - in associazione al cane e (forse anche all'arco e faretra di Amore?) - suggerire l'ipotesi di un Paride seduto; se letto come clava, invece, potrebbe costituire l'attributo principale di Ercole. Il terzo tondo è animato da una figura femminile ammantata e con capo velato: essa solleva la gamba sinistra su un piccolo rialzo e ruota il capo all'indietro; entrambe le mani paiono nascoste sotto le pieghe della pesante veste. Dietro la figura si intuisce la presenza - ormai solo in traccia - di un'ara rotonda con fiamma: tale oggetto, con valenza sacrificale, induce a ipotizzare che la donna sia una Vestale. Infine, il semitondo all'estremità destra dell'arco include una testa di leone - o, più probabilmente, un elmo a foggia di testa leonina o una leonté - con scudo ovale e spada in fodero; l'impugnatura della spada è modellata a forma di testa animale. La cornice della testata orientale reca i seguenti elementi: il semitondo posto all'estremità sinistra dell'arco include uno scudo con gorgone modellata al centro e nastri decorativi ai lati; il primo tondo mostra una figura femminile stante, con lunghi capelli posti di lato, come sollevati dal vento, e una veste annodata in vita: essa solleva il braccio destro davanti al viso e tiene il sinistro abbassato in direzione di una piccola ara con fiamma; può forse essere identificata con una Vestale in atto di sacrificare. Il tondo alla sommità dell'arco, in precario stato di conservazione, mostra una figura femminile nuda, seduta di profilo su un podio coperto da un telo ricadente in alcune pieghe: l'insolita posa della gamba destra sollevata sulla sinistra sembra ricondurre all'immagine di una Venere Spinaria. Il terzo tondo è abitato da una figura femminile con lunga veste cinta sotto il seno e cornucopia sollevata nella sinistra; il braccio destro è alzato su un probabile altare, oggi perduto ma intuibile solo in traccia. Il semitondo all'estremità destra della cornice mostra due scudi di forma ottagonale incrociati con mascherone e nastri decorativi.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2011)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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