Impresa della cintura

Pippi Giulio detto Giulio Romano; Guazzi Anselmo (attr.); Agostino da Mozzanica (attr.)

Impresa della cintura

Descrizione

Identificazione: IMPRESA GENTILIZIA

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore; Guazzi Anselmo (attr.) (notizie 1527-1544), esecutore; Agostino da Mozzanica (attr.) (1504 ca./ 1544), esecutore

Cronologia: post 1527 - ante 1528

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: affresco

Misure: 73 cm x 79 cm

Notizie storico-critiche: L'impresa della cintura è la prima a figurare tra i racemi vegetali dai colori vivaci nella fascia decorativa superiore della parete Est. Come tutte le divise rappresentate in questa stanza, essa è affrescata all'interno di una finta cornice ovale color oro e rossiccio a baccelli a sua volta contenuta da un cartiglio ornato da grappoli d'uva ed impreziosito da risvolti dorati. Assunta in occasione di un voto alla Vergine assolto da Carlo VI di Valois, re di Francia (1380-1427), con significato di remissiva fiducia nella provvidenza divina, fu acquisita dai Borboni e trasmessa ai Gonzaga alla fine del Quattrocento attraverso il matrimonio di Chiara, figlia di Federico I (1441-1484), con il duca Gilberto di Montpensier. La divisa compare anche su una metopa della facciata settentrionale, nonchè nel giardino segreto del palazzo. L'immagine, ovvero il corpo, mostra su uno sfondo rosso una cintura di colore blu con borchie dorate elegantemente delineata in nodi lenti e sinuosi. Il motto (anima) della divisa, che in questo caso non è presente, recita in lingua francese "ESPERANCE" ("speranza"), tramandato da un codice cinquecentesco sulle imprese gonzaghesche conservato ad Asola. La cintura è un attributo della Vergine con significato di castità.
Dall'osservazione diretta e ravvicinata si è potuto stabilire che l'esecuzione di impresa e cornice da un lato e quella del cartiglio dall'altro è avvenuta in due giornate distinte. Per giornata si intende la porzione di intonaco dalle dimensioni variabili a seconda delle difficoltà e dunque del tempo di esecuzione necessario per la realizzazione di ciascuna parte. In particolare l'impresa è stata realizzata successivamente rispetto al cartiglio. Il mascherone sottostante raffigura un volto femminile sorridente dagli occhi strabici e dalla bionda capigliatura trattenuta da una fascia di colore scuro e legata in due piccole code.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Cipolla, Eleonora (2007)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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