Uomo con ventaglio

manifattura giapponese

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Uomo con ventaglio

Descrizione

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: post 1800 - ante 1930

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: avorio / pittura

Misure: 3.1 cm x 3 cm x 2 cm

Peso: 0.012 kg

Descrizione: Statuetta, okimono, in avorio, raffigurante un bambino seduto di fronte a un paravento a pannello unico (tsuitate) con dipinto il monte Fuji, su un lato, e un paesaggio con due pini, sull'altro. Il bambino, riconoscibile p
er il taglio dei capelli con il ciuffo sulla fronte, indossa un kimono decorato con fiori di crisantemo, tiene un ventaglio aperto decorato a motivi geometrici nella mano sinistra, mentre nella destra ha un sistro (shakujo), strumento per riti religiosi formato da un grappolo di campanelli.

Notizie storico-critiche: La parola okimono significa letteralmente "oggetto da posare" e può fare riferimento a statuette di varie dimensioni e materiali quali il bronzo, la porcellana, il legno e, come in questo caso, l'avorio. Si tratta a tutti gli effetti di un soprammobile, ma non viene considerato tale in quanto l'arredamento giapponese tradizionale non prevedeva l'esposizione di oggetti sopra tavolini o credenze, come d'uso in Occidente. Gli okimono erano posti solitamente sugli scaffali sfalsati o sul mobiletto che si trovava a fianco della nicchia detta "tokonoma" e, se particolarmente preziosi, erano posti direttamente nella nicchia, atta a ospitare il rotolo dipinto. In Giappone l'oggetto "da posare" non era esposto solo per la sua bellezza intrinseca, ma per il significato simbolico e benaugurale ad esso legato, ed era spesso mostrato in occasione di un evento o durante una particolare stagione.

Verso la fine del periodo Edo la creazione di piccoli manufatti quali netsuke e okimono subì un notevole incremento. Talvolta essi erano molto piccoli e si distinguono dai netsuke soltanto per l'assenza dei fori obliqui che servivano per inserire il cordoncino di seta da sospendere alla cintura. Si trattava in molti casi di oggetti da regalo con significato benaugurale e talvolta di veri e propri souvenir per chi passava per la capitale.
In periodo Meiji, il collezionismo di okimono e netsuke era comune fra i viaggiatori occidentali presenti in Giappone per affari o diletto.

Il ventaglio e il sistro sono oggetti che si utilizzano assieme, nella danza a scopo propiziatorio detta "Sanbaso" (danza del terremoto). Manca solo il tipico cappellino dorato. L'immagine di teatranti che eseguono la danza e di scimmiette o bambini che li imitano era molto popolare durante il XIX secolo.

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Tedeschi, Isabella (2010)

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