Posacenere

Società Ceramica del Verbano

Posacenere

Descrizione

Identificazione: Veduta del Teatro la Scala a Milano

Autore: Società Ceramica del Verbano (1924/ notizie sec. XX seconda metà)

Cronologia: post 1940 - ante 1960

Tipologia: ceramiche e porcellane

Materia e tecnica: porcellana smaltata

Misure: 13,1 x 13,1 x 2,7

Descrizione: Posacenere di forma quadrata; fondo bianco con veduta del Teatro la Scala di Milano al centro; angoli arrotondati; bordo rifinito con filettatura oro.

Notizie storico-critiche: L'oggetto in esame, realizzato per la ICAT di Torino, è riferibile ad una produzione di metà Novecento che ha ormai assimilato la lezione del funzionalismo. La forma quadrata, arrotondata negli angoli, sobria ed elegante denota una ricerca stilistica. La veduta del Teatro la Scala di Milano, probabilmente ripresa da una stampa antica, è realizzata con la tecnica della decalcomania in monocromo color bruno. La ditta produttrice, denominata "Società Ceramica del Verbano", venne fondata nel 1924 per competere con la porcellana di Doccia. Malgrado la qualità materica e formale dei suoi servizi, la "Verbano", non ebbe mai sul mercato della porcellana la potenza e l'inventiva della Ginori. Difatti quest'ultima già nel 1860 aveva realizzato delle decorazioni a stampa raffiguranti importanti architetture di alcune città italiane. Nel museo di Laveno sono conservati altri pezzi simili (nn. inv. 1472-1473, 1475-1486, 1506-1508, 1668).
Il Teatro la Scala venne fondato, per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, in seguito all'incendio che il 26 febbraio 1776 aveva distrutto il Teatro Regio Ducale, antica sede delle rappresentazioni liriche a Milano. Il progetto venne affidato al celebre architetto neoclassico Giuseppe Piermarini, che si ispirò al Teatro Alessandro Bonci di Cesena. L'edificio venne inaugurato il 3 agosto 1778 con l'opera di Antonio Salieri "L'Europa riconosciuta". Dal punto di vista architettonico la Scala si rifà al Teatro della Reggia di Caserta, del Vanvitelli, ma divenne immediatamente il modello di riferimento per il "teatro all'Italiana" a cui si ispirarono molti altri teatri, tra cui La Fenice di Venezia e il Teatro San Carlo di Napoli. Dell'edificio neoclassico originario, dopo i molti successivi interventi (cominciati sin dal 1808-14 ad opera del Canonica) e la distruzione provocata dai bombardamenti del 1943, restano la facciata (salvo il pesante intervento del Botta) e l'impianto generale.

Collocazione

Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico

Credits

Compilazione: Peregalli, Giancarlo (1999)

Aggiornamento: Civai, Alessandra (2009); Fracassetti, Lisa (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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