16. L'Agricoltura bresciana

Sottotitolo Periodico del Comizio agrario di Brescia.
Luogo Brescia.
Durata 2 maggio 1890 (a. I, n. 1) - 10 maggio 1894 (a. I, n. 13). Settimanale in maggio, giugno, settembre, ottobre; quindicinale negli altri mesi. Poi esce tre volte al mese.
Periodicità Settimanale e quindicinale poi esce tre volte al mese.
Direttore Dominatore Sbardolini.
Gerente Giovanni Aliprandi.
Editore Amministrazione presso il Comizio Agrario di Brescia.
Stampatore Brescia, Tipografia Commerciale.
Pagine Da 4 a 8.
Formato 42x31 cm.

L'«Agricoltura bresciana» è pubblicato per sostenere le finalità del Comizio agrario, ossia promuovere l'agricoltura della provincia e mantenere il collegamento con gli agricoltori; ad essi il periodico intende offrire notizie "dei movimenti dei mercati dei prodotti agrari, delle vicende dei prezzi, dell'istruzione agraria, delle scoperte applicabili all'agricoltura" difendendone gli interessi economici. Il giornale si occupa di bachicoltura (seguendo in particolare le vicende e i prezzi dei mercati bresciani), gelsicoltura, viticoltura, zootecnia e commercio del bestiame, istruzione e credito agrario e fornisce dati sulla produzione cerealicola europea e su diverse coltivazioni italiane. La rubrica "Mercati e fiere" pubblica regolarmente i listini dei prezzi dei mercati cerealicoli e del bestiame locali, i dazi d'entrata del bestiame nel Regno, i prezzi del burro, del mercato dei bozzoli e di vari prodotti agricoli; inoltre raccoglie corrispondenze dalle principali località della provincia, riportando notizie sull'andamento stagionale dei lavori agricoli, sulle produzioni e sui mercati locali.

Tra le altre rubriche fisse vi sono la "Rivista agricola e zootecnica" (consigli pratici e informazioni tecniche di vario tipo), le "Notizie campestri" (aggiorna sullo sviluppo e sulla situazione delle coltivazioni e dei lavori agricoli) e "L'igiene del contadino" (consigli per migliorare le condizioni di vita e abitative degli agricoltori).

Il periodico informa puntualmente sulle assemblee e sulle attività del Comizio agrario di Brescia e di altre associazioni agrarie e su fiere e mercati svolgentisi sia in provincia sia fuori. È inoltre attento alle questioni relative al catasto e all'imposta fondiaria; pubblica relazione sul nuovo capitolato per le affittanze dei beni stabili della provincia di Brescia, e sull'andamento dei lavori di catastazione per la perequazione fondiaria.

Segue inoltre l'agitazione e il dibattito relativi al prezzo del burro, in concomitanza con altri periodici, non solo bresciani; aggiorna sulle misure e sui divieti di importazione di bestiame italiano in alcuni paesi europei; si occupa di questioni doganali e di protezionismo (tra gli altri cfr. lo scritto di Carlo Orio, deputato al parlamento, vice presidente e poi presidente del Comizio, La desideranda lega doganale, 17 ottobre 1890).

A partire dal settembre 1892 segue l'agitazione dei viticultori bresciani, dopo l'approvazione da parte della Camera delle riduzioni tariffarie per il trasporto interno di uve e vini; pubblica infine l'appello per la costituzione di una associazione provinciale di lotta contro la pellagra, dei cui intenti si fa poi portavoce (Per la costituzione di un'associazione provinciale bresciana di provvedimenti contro la pellagra, 30 giugno 1893).

Nel maggio 1894 il periodico confluisce nel nuovo settimanale «Gazzetta agricola e commerciale bresciana», pubblicato a cura del Comizio agrario e del Circolo commerciale di Brescia.

Tra i principali collaboratori, oltre al direttore, Dominatore Sbardolini - segretario del Comizio - che firma numerosi articoli di fondo e commenti in prima pagina, vi sono Gabriele Rosa - presidente del Comizio agrario -, Giuseppe Rossetti, il dottor Arnaldo Maraglio, gli ingegneri Giovanni Buizza, Pietro Filippini, G. Bendiscioli.

G. So.

Raccolte: BS020: 1890-1894. MI120