170. Bollettino della Camera di commercio e industria di Varese

Luogo Varese.
Durata Gennaio 1911 (a.I, n. 1) - dicembre 1927 (a. XVII, n. 12).
Periodicità Mensile.
Direttore Nessuno, poi Mario Bonato.
Gerente Giovanni Martignoni (redattore responsabile) poi nessuno.
Editore Camera di commercio e industria di Varese.
Stampatore Varese, Arti grafiche varesine poi La Varesina grafica.
Pagine Da 12 a 32.
Formato 30x22 cm.
Note È rilegato da una sovraccoperta blu che riporta i bilanci degli istituti di credito varesini e inserzioni pubblicitarie.

Rassegna nata per decisione del consiglio della Camera di commercio e industria di Varese allo scopo di raccogliere e pubblicare "tutte le proprie deliberazioni, tutti i propositi e le iniziative che essa vien man mano prendendo, tutte quelle informazioni, notizie, statistiche ecc. la conoscenza delle quali possa riuscire di vantaggio alla classe dei commercianti e degli industriali del proprio distretto" (gennaio 1911). Le rubriche fisse del giornale sono le seguenti: "Deliberazioni e voti" (relazioni sui lavori e sulle proposte della Camera in materia fiscale e sussidiaria, nonché per ottenere una rappresentanza delle Camere di commercio circondariali nelle commissioni provinciali d'imposta), poi sostituita dal "Sommario Gazzetta ufficiale" (regi decreti in materia economica e di affari), "Informazioni" o "Comunicati vari" (avvisi di concorsi a premi o assegni o borse di studio, associazioni ed esposizioni merceologiche estere, pratiche burocratiche e doganali, esportazioni), una rassegna delle attività produttive e commerciali del Varesotto ("Concentrazione e specializzazione delle industrie e dei commerci nel distretto di Varese", poi "Albo della Camera di commercio e industria di Varese" e infine "Albo del Consiglio provinciale dell'economia") e il listino ufficiale dei prezzi dei cereali e delle farine sul mercato di Varese; ad esse si aggiungono studi sull'economia locale, in particolare sull'industria, volti a ricercare le cause della crisi in certi settori - come quello cotoniero - e a dimostrare la necessità di un alleggerimento fiscale e di dazi protettivi.

Nell'immediato dopoguerra riporta alcuni studi sull'economia locale, in particolare sull'industria, volti a ricercare le cause della crisi in certi settori - come quello cotoniero - e a dimostrare la necessità di un alleggerimento fiscale e di dazi protettivi; nello stesso tempo, però, chiede una piena libertà di esportazione (Disciplinamento delle industrie nazionali per il dopo guerra, ottobre 1917; Prezzi ed esportazioni, dicembre 1918).

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1911 (nn. 1-5). MI007