197. Bollettino protesti cambiari del Regno d'Italia

Dal 27 novembre 1905 (a. XXIII, n. 1076) §Il Commercio. Monitore dei fallimenti. Bollettino protesti cambiari del Regno d'Italia§. Dal 28 novembre 1910 (a. XXVIII, n. 1337) §Il Commercio. Bollettino protesti cambiari del Regno d'Italia§. Dal 26 marzo 1919 (a. XXXVII, n. 1684) §Il Commercio (monitore dei fallimenti) e bollettino protesti cambiari del Regno d'Italia§. Dal 30 ottobre 1943 (a. LXI, n. 3060) §Il Commercio (monitore dei fallimenti) e bollettino protesti cambiari d'Italia§.

Sottotitolo Premio semi-gratuito per gli associati al giornale «Il Commercio» poi Premio semi-gratuito agli associati al «Commercio» poi Supplemento settimanale al giornale «Il Commercio» poi Pubblica in ogni numero il riassunto delle dichiarazioni di fallimento avvenute nella settimana. Supplemento al giornale «Il Commercio» poi Supplemento al giornale «Il Commercio» poi nessuno.
Luogo Milano.
Durata Febbraio 1883 (a. I, n. 1) - 28 dicembe 1943 (a. LXI, n. 3060*). Il «Commercio» è costretto a sospendere le pubblicazioni una prima volta per un mese tra l'agosto e il settembre 1943 a causa dei bombardamenti che ne danneggiano la tipografia. La seconda volta la testata deve interrompere le proprie pubblicazioni, dal dicembre 1943 al marzo 1946, "per riduzione del consumo della carta".
Periodicità Mensile poi settimanale poi decadale poi quindicinale poi mensile poi quindicinale poi decadale poi varia (tra i 6 e gli 8 numeri al mese) poi mensile poi quindicinale poi settimanale o decadale.
Direttore Nessuno, poi, Carlo Lojacono (direttore responsabile).
Gerente Giovanni Sala poi Giacomo Cerroni Bassani poi Paolo Casoni poi Giuseppe Invernizzi poi Giovanni Pisani poi Umberto Giacomini poi Attilio Minoretti poi Attilio Minoretti (compilatore responsabile) poi n.
Editore Proprietà del giornale «Il Commercio» poi nessuno, poi Proprietà della Società in accomandita semplice Carlo Lojacono & C.
Stampatore Milano, Tip. degli operai (soc. cooperativa) poi Tipografia del giornale «Il Commercio» poi Tip. degli operai (soc. cooperativa) poi Tip. del giornale «Il Commercio» poi Tipografia del «Bollettino protesti cambiari» poi Tip. del «Commercio e Bollettino protesti cambiari» poi Stab. Tipografico della soc. «La Stampa commerciale» poi Tip. S.A. «La Stampa commerciale» e Napoli, Tipografia Pesole (edizione centrale ed edizione meridionale).
Pagine Da 2 a 16.
Formato [microfilm]

Il periodico - nato come supplemento del giornale «Il Commercio» e successivamente divenuto autonomo - riporta un elenco di nominativi, in ordine alfabetico e suddiviso per città, di operatori e di privati con una o più pendenze in corso nel campo cambiario. Tra il 1926 e il 1930 - in una data che non è possibile precisare per le lacune nelle collezioni del periodico - si scinde in tre diverse edizioni, una per il settentrione, una per il centro e una per il meridione e le isole.

A partire dal mese di marzo del 1938 (a. LVI) la prima pagina è dedicata ad articoli di economia, finanza, economia corporativa, propaganda politica e di guerra, ecc. Tra i principali autori ricordiamo: Giuseppe Brusasca, Arnaldo Dini (direttore generale della Banca popolare di Milano), Federico Flora, Libero Lenti, Leo Pollini, Giuseppe Volpi.

Col numero 3060 del 30 ottobre 1943 (a. LXI), durante la Repubblica sociale italiana, il periodico modifica la dicitura «del Regno d'Italia» con «d'Italia», che mantiene anche al suo riapparire, nel marzo 1946.

A. Co.

Raccolte: MI120: 1883-1891; 1893-1905; 1910-1925; 1930-1943.