206. Bulletin de la Chambre de commerce française de Milan

Sottotitolo Nessuno, poi Fondata il 17 luglio 1885 poi Fondata nel 1885.
Luogo Milano.
Durata 5 dicembre 1886 (a. I, n. 1) - aprile/maggio/giugno 1939 (a. LIV, n. 484). Le pubblicazioni riprendono nel 1947.
Periodicità Mensile poi semestrale poi trimestrale.
Direttore Luigi Marchi poi P. Colnago poi Defendente De Amici poi Gemma poi R. Borgazzi.
Editore Chambre de Commerce française de Milan.
Stampatore Milano, Imprimerie Luigi Marchi poi Stab. Marchi, Ripalta, Bietti e C. poi Etab. Marchi-Ripalta-Bietti di G. Ripalta e C. poi Etab.Ripalta poi Tipo-lito Ripalta poi Ettore Padoan poi Soc. An. L'Arte Grafica poi Soc. An. A. Macciachini.
Pagine Da 52 a 1300.
Formato 22x32 cm poi 16,5x24,5 cm poi 17x24 cm.
Note Il bollettino pubblica a parte dal 1896 al 1909 dei supplementi speciali annuali dedicati al commercio in Italia.

Il periodico intende rappresentare la voce di un’istituzione nata ufficialmente il 18 novembre 1885, per iniziativa del console generale.

La rivista si compone di due parti, ufficiale e non ufficiale, suddivisione che mantiene inalterata fino al 1939. Nella parte ufficiale vengono pubblicati estratti dei verbali delle sedute, nominativi dei nuovi soci, informazioni sull’attività svolta dall’istituzione, lettere scritte dal e al presidente della Chambre de commerce française de Milan, commemorazioni di membri illustri scomparsi, descrizioni di visite di importanti personalità politiche alla sede milanese. Nella parte non ufficiale trovano spazio articoli sulle diverse industrie italiane e sulla concorrenza straniera, informazioni sulle tariffe doganali, sui trattati di commercio, su alcuni congressi e fiere, descrizioni delle vie di comunicazione fra i due paesi, statistiche degli scambi fra Italia e Francia.

Questa parte col tempo va arricchendosi sempre più grazie al contributo di vari soci. Vengono, infatti, inseriti i corrieri di alcune regioni o città italiane che danno notizie sulle attività produttive tipiche della zona, per esempio la corrispondenza da Barletta sui vini, il corriere di Como sull’industria tessile, il corriere di Sicilia sulla frutta secca, l’olio, il vino. Appaiono articoli approfonditi sull’attività industriale italiana in vari settori, da quello metallurgico a quello elettrico, da quello tessile a quello alimentare. Viene dedicata sempre maggiore attenzione ai progressi delle vie di comunicazione tra Francia e Italia e dato spazio alla descrizione di fiere ed esposizioni di rilievo per i due paesi. Si forniscono nozioni sulla giurisprudenza commerciale italiana e sul sistema bancario. Vengono arricchite le statistiche ufficiali analizzando gli scambi fra l’Italia e altri paesi esteri, i valori del cambio, il movimento di navigazione e commercio dei principali porti italiani.

Viene, inoltre, arricchendosi la rubrica “Du mois en mois” che fornisce informazioni piuttosto sintetiche su commercio, industria, agricoltura, dogane, finanze, banche, trasporti, marina, ecc. Viene pure pubblicato l’elenco delle opere ricevute dalla Chambre de commerce française de Milan, cioè riviste e quotidiani, statistiche e annuari, dizionari e bollettini Di tanto in tanto vengono riportate le attività svolte dalla Colonie française (i cittadini francesi residenti a Milano) e si celebrano gli anniversari più importanti, cioè il 14 luglio e Solferino e S. Martino.

Inoltre viene pubblicato annualmente l’organigramma della Camera di commercio e l’elenco dei soci. A parte escono per parecchio tempo supplementi annuali sul movimento del commercio in Italia e numeri speciali contenenti le tavole comparative dei diritti di dogana fra l’Italia e la Francia e fra l’Italia ed altri paesi europei.

La testata si conquista così consensi crescenti, tanto che alcuni suoi articoli sono ripresi su riviste specializzate francesi e la sua tiratura raggiunge nel 1900 la cifra di 1.500 copie. Altro segno di consenso è l’aumento delle inserzioni pubblicitarie.

Il proposito, tuttavia, è quello di migliorare il servizio ai soci; per questo sono progressivamente abbandonati gli articoli tecnici, accessibili a un numero limitato di lettori, a favore dei problemi di interesse generale e delle informazioni pratiche fornite nella parte non ufficiale de bollettino. Inoltre, poiché le statistiche sono comunicate in ritardo, si decide di non pubblicare più il supplemento annuale sul movimento del commercio in Italia e le varie statistiche mensili, per analizzare piuttosto i dati sul commercio speciale lungo un certo arco di tempo.

Successivamente, a causa della restrizione imposta per limitare il consumo della carta e soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi del materiale e della manodopera, la Chambre de commerce française de Milan è costretta, negli anni della prima guerra mondiale e del dopoguerra, a ridurre le uscite annuali del bollettino da dieci a sei, con un minor numero di pagine.

Dal 1933 le uscite sono portate a quattro e il numero dei soci della Chambre comincia a registrare delle perdite. A causa dei rapporti commerciali non più buoni, come viene apertamente dichiarato (“Il 1935 è stato uno degli anni più funesti per le relazioni fra i due paesi, a causa della guerra in Africa Orientate e delle congiunture che ne derivano”, marzo 1936, p. 12), la rivista va perdendo importanza, tanto da ridursi nel 1938 a poco più di un centinaio di pagine complessive. Alcuni mesi dopo, con il sopraggiungere della seconda guerra mondiale, il bollettino cessa le pubblicazioni.

F. Se.

Raccolte: MI120: 1886-1939; 1947-1949 (lac.).