207. Bulletin of the British Chamber of commerce for Italy (inc.)

Sottotitolo Bollettino bimestrale della Camera di commercio britannica per l'Italia.
Luogo Milano.
Durata Gennaio/febbraio 1925 (vol. XII, n. 1) - marzo/aprile 1940 (vol. XXIV, n. 2*). Non esce tra il 1936 e il 1938.
Periodicità Bimestrale.
Direttore R.R. Webster poi W.E. Cornish poi Umberto Folliero.
Editore British Chamber of Commerce for Italy Incorporated.
Stampatore Milano, Tip. Giovanni De Silvestri.
Pagine Da 248 a 588.
Formato 17x24 cm.
Note Su ogni copertina in carta azzurra sotto il titolo è stampato lo stemma della Camera di commercio britannica per l'Italia, sezione di Milano. Ogni numero contiene il modulo in carta rosa o verde di richiesta d'ammissione a socio. Inoltre, dato che vengono pubblicate numerose inserzioni pubblicitarie a pagamento, compare spesso la nota di citare il bollettino scrivendo agli inserzionisti per avere maggiori informazioni. La numerazione delle pagine è progressiva.

Sorta a Milano nel 1902, la Camera di commercio britannica per l'Italia riesce a sviluppare nel giro di pochi anni un'intensa attività, che la induce ad estendere la sua organizzazione in più sezioni con sede a Genova, Livorno, Napoli e Trieste. Questa istituzione, consapevole che "la battaglia tra le nazioni non è una questione di armi ma di commercio ed è alla Camera di commercio, gli occhi e le orecchie del nostro sistema commerciale nazionale, che ci si rivolge per aiuto e informazione", si propone di favorire le relazioni commerciali fra i due paesi e mette quindi a disposizione dei suoi soci una serie di servizi: informazioni su questioni di carattere economico, problemi legislativi, tariffe ferroviarie, postali doganali, assistenza nei contatti con le autorità consolari britanniche e straniere e con uffici pubblici, sostegno in casi di difficoltà, pubblicazione di un bollettino.

È infatti a partire dal 1912 che la Sezione centrale di Milano cura l'uscita di un bollettino bimestrale, «Bullettin of the British Chamber of Commerce for Italy (Inc)», che viene spedito in abbonamento ai soci e anche ai non soci della Camera di commercio britannica per l'Italia. Responsabile della testata è per molti anni il segretario generale, che di numero in numero commenta la situazione economica italiana e stabilisce gli articoli da pubblicare.

Riguardo all'andamento dell'economia, il bollettino mantiene negli anni 1925-1935 una visione abbastanza positiva, concordando con l'analisi proposta da James Henderson, presidente della Sezione di Milano, il quale afferma che l'Italia ha sofferto molto nel periodo del dopoguerra e ha raggiunto il culmine della depressione nel 1921 ma che "il popolo italiano ha trovato in se stesso, nel suo tradizionale buon senso, nel ricordo del suo passato, nel sentimento dell'unità nazionale rinvigorito dalla guerra e non scossa da una propaganda malevola la forza per arrestare la sua caduta verso il basso e per ricostruire la sua società" (gennaio-febbraio 1925). Ogni sforzo del paese viene rivolto, secondo Henderson, al ristabilimento della quotazione della lira e all'eliminazione di quegli elementi che portano a esagerare le sue naturali oscillazioni.

Il bollettino segue con attenzione i principali provvedimenti del governo italiano in materia economica ed elogia inoltre l'organizzazione del lavoro e dei sindacati che il fascismo impone, ritenendolo un esperimento nuovo e interessante nel campo delle relazioni sociali. Nel corso del 1934 avverte, però, del progressivo declino delle esportazioni italiane e della situazione nebulosa nei rapporti commerciali con la Gran Bretagna. La via d'uscita che viene indicata è rappresentata dalla tradizionale amicizia fra i due paesi e dall'accordo firmato nell'aprile del 1935.

Al commento sullo stato dell'economia italiana segue una serie di articoli, di dati sull'import-export e di informazioni doganali. Il contenuto degli articoli tocca l'operato della Camera di commercio britannica per l'Italia, (con le relazioni annuali sull'attività svolta e le notizie sull'approvazione del bilancio e l'elezione alle cariche), l'andamento della situazione finanziaria e del commercio con l'estero, le caratteristiche della produzione industriale italiana, da quella tessile a quella alimentare, da quella meccanica a quella mineraria. I dati sull'import-export sono sia generali, con un paragone con l'anno precedente, sia specifici per tipo di attività economica. Le informazioni doganali riguardano i vari provvedimenti presi dai governi italiano e inglese sull'importazione ed esportazione delle merci, su agevolazioni fiscali, su modifiche o rimborsi di imposte di vendita, su variazioni di tariffe postali.

Vengono spesso pubblicati anche annunci per la ricerca di nuove opportunità commerciali e una volta all'anno l'elenco di tutti i soci della Camera di commercio britannica per l'Italia e l'elenco degli uffici dei consolati britannici in Italia. Un altro strumento utile è la pubblicazione delle abbreviazioni in uso con spiegazione delle frasi usate nel commercio.

Accanto alla testata figurano, inoltre, parecchie inserzioni pubblicitarie a pagamento di banche, assicurazioni, compagnie di navigazione, alberghi, aziende produttrici di macchinari agricoli e industriali, industrie alimentari, pubblicazioni specializzate.

Il bollettino conserva questa struttura fino al 1935, cioè fino al vol. XXII. I volumi successivi, che escono a partire dal 1939, si compongono di meno pagine, presentano un numero minore di inserzionisti, non contengono più il modulo di richiesta di ammissione alla Camera di commercio, sono più poveri di informazione.

Il bollettino riprende ad essere pubblicato negli anni Cinquanta, con i testi quasi completamente in italiano, anziché in inglese come in passato.

F. Se.

Raccolte: MI120: 1925 (lac.); 1928; 1931; 1932 (lac.); 1933-1935; 1939; 1940 (lac.).