242. Il Commercio

Sottotitolo Monitore dei fallimenti poi Monitore dei fallimenti. Commerciale-contenzioso-amministrativo poi Monitore dei fallimenti. Organo degli interessi mercantili d'Italia.
Luogo Milano.
Durata 3/10 gennaio 1880 (a. I, n. 1) - 30 novembre 1905 (a. XXV, n. 282).
Periodicità Settimanale poi bisettimanale poi quotidiano.
Direttore Giuseppe Sormani poi Emanuele Pugliesi.
Gerente Alessandro Ratti poi Luigi Raffaglio poi Evaristo Perego poi Paolo Casoni.
Editore Giuseppe Sormani poi Eredi Sormani.
Stampatore Milano, Cart. Maglia con stab. tipo-lit. poi Tip. del Commercio (Soc. tip. degli operai) poi Stab. Tip. del giornale «Il Commercio».
Pagine 4.
Formato 52x39 cm poi 57x39 cm.
Note L'ultima pagina è riservata a inserzioni pubblicitarie a pagamento.

Il giornale nasce nel 1880 per iniziativa di Giuseppe Sormani, "allo scopo [...] di rialzare le sorti del commercio, e, col mezzo della pubblicità porre argine al continuo propagarsi della mala fede", che si manifesta in una costante crescita delle dichiarazioni di fallimento, determinata in gran parte dalla "noncuranza dei commercianti [che] fa sì che molti manchino gli assunti impegni, senza darsene gran pensiero, mentre "l'opinione pubblica, che dovrebbe essere inesorabile contro chi si rende insolvibile [...] oggi non solo ha spuntate le proprie armi, ma sorvola, e fra poco, se si continua di questo passo, nemmanco si occuperà di un argomento sì vitale" (G. Sormani, Ai lettori, 3-10 gennaio 1880).

Gli articoli d'apertura vengono dedicati alla trattazione di questioni economiche d'attualità (orientamenti del governo in materia commerciale, scioperi, trattati di commercio, rilevazioni statistiche, ecc.), ma la maggiore attenzione viene riservata alla segnalazione di dichiarazioni di fallimento presentate al Tribunale di commercio di Milano e alle corti competenti del resto della penisola. Mentre i resoconti riguardanti i fallimenti verificatisi sulla piazza di Milano sono estremamente dettagliati, segnalando il nome e la ragione sociale dell'impresa, il nome del giudice delegato e dei sindaci preposti alla soluzione della controversia, il numero dei creditori e l'entità dei crediti, le circostanze del fallimento, le convocazioni delle parti, lo svolgimento delle procedure e le conclusioni dlele stesse, senza trascurare gli accomodamenti stragiudiziali, i fallimenti realizzatisi su altre piazze si limitano ad informazioni telegrafiche, trasmesse dai corrispondenti della redazione.

Tutti i dati così raccolti vengono annualmente pubblicati nella "Rubrica di tutti i falliti d'Italia", distribuita gratuitamente agli abbonati.

Ancora nell'intento di fornire un efficace strumento di tutela del credito, il periodico viene arricchito dalla pubblicazione degli effetti cambiari protestati, e rimasti in sofferenza per un periodo superiore agli otto giorni. L'interesse sviluppatosi attorno a tale servizio è tale da indurre, fin dal 1883, all'edizione mensile separata di un giornale autonomo dal titolo "Protesti cambiari".

Il periodico non si limita comunque alla rilevazione di fallimenti e dissesti, preoccupandosi altresì di informare i lettori circa l'apertura di nuove ditte e le modificazioni introdotte nell'organizzazione di esercizi già esistenti, di fornire consigli pratici per la conduzione delle attività e ragguagli sulle nuove disposizioni emanate dalle autorità competenti in materia commerciale.

A questo proposito interessante risulta l'opportunità offerta agli operatori di esprimere il proprio punto di vista e i propri reclami nei confronti di determinazioni considerate ingiuste o vessatorie.

Ampio spazio viene poi riservato alla presentazione di annunci relativi ad appalti per forniture civili e industriali banditi da amministrazioni pubbliche e da privati, ai listini dei principali titoli quotati in borsa e a quelli dei prezzi dei più importanti generi agricoli e industriali.

Il consenso del pubblico indurrà a trasformare la pubblicazione da settimanale in bisettimanale e infine in quotidiana nel 1886. Tali iniziative si accompagnano a una progressiva riorganizzazione del giornale e a un suo arricchimento. Alle consuete informazioni si affiancheranno infatti corrispondenze quotidiane dalla capitale, con brevi resoconti delle discussioni dei due rami del Parlamento con particolare riguardo per quelle attinenti il settore commerciale. Saranno inoltre previste comunicazioni telegrafiche dalle principali città italiane e straniere, con l'indicazione dei più rilevanti fatti politici ed economici del giorno e note sui maggiori movimenti marittimi con la precisazione dei porti di partenza o di arrivo, del nome del bastimento e del capitano, del tonnellaggio e il carico trasportato. Contemporaneamente verranno approfondite le notizie riguardanti il capoluogo lombardo, andando a comprendere anche la cronaca cittadina e sommarie comunicazioni sui consigli comunali, provinciali e della camera di commercio, cui si aggiungeranno segnalazioni di spettacoli culturali, sportivi e mondani.

La pubblicazione procede regolarmente dalla fondazione fino al 1905 quando, alla fine del mese di novembre, il direttore Emanuele Pugliesi annuncia il pasaggio suo e dei suoi collaboratori alla redazione del giornale «Il Sole»: "Ciò mi consente di congedarmi dai miei amici e lettori, sicuro di averli ancora tali nell'autorevole giornale dove continuerò, in un campo più vasto e a fianco di illustri scrittori, l'opera alla quale fui dedicato per ben ventisei anni nel commercio - opera intesa alla tutela dei legittimi interessi della classe commerciale e industriale del nostro paese, allo sviluppo dell'attività economica della patria nostra" (E. Pugliesi, Agli amici, ai lettori, 30 novembre 1905).

M.C. Br.

Raccolte: MI120: 1880-1905.