249. La Conceria

Dal 5 gennaio 1907 (a. XV, n. 304) §La Conceria e calzoleria meccanica§. Dal 5 ottobre 1929 (a. XXXVII, n. 1202) §La Conceria§.

Sottotitolo Rivista tecnica-commerciale per l'industria delle pelli ed affini. Supplemento mensile al giornale «Il Commercio» di Milano poi Rivista tecnico-commerciale per l'industria delle pelli, delle calzature ed affini. Organo ufficiale della "International Association Leather Trades Chemists" poi Rivista tecnico-commerciale per l'industria delle pelli, delle calzature ed affini. Organo ufficiale della "International Association Leather Trades Chemists". Organo ufficiale dell'Associazione dei fabbricanti italiani di calzature poi Bollettino ufficiale della "Associazione italiana dell'industria e commercio del cuoio". Organo ufficiale della "International Association Leather Trades Chemists" poi Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista dell'industria conciaria poi Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria conciaria poi Rivista mensile. Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria conciaria poi Rivista mensile e bollettino settimanale. Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria conciaria e della R. Stazione sperimentale per l'industria delle pelli e delle materie concianti poi Rivista mensile e bollettino settimanale. Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria conciaria e della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria delle calzature e lavorazioni affini del cuoio poi Rivista mensile e bollettino settimanale. Organo ufficiale della Federazione nazionale fascista degli esercenti l'industria conciaria poi nessuno.
Luogo Milano poi Torino poi Genova poi Milano.
Durata 5 agosto 1893 (a. I, n. 1) - 29 dicembre 1945 (a. LIII, n. 2107*). Il periodico nasce a Milano dove esce fino al 5 marzo 1895 (a. III, n. 20) come supplemento al giornale «Il Commercio»: si trasferisce poi a Torino per ritornare a Milano dal 5 gennaio 1907 (a. XV, n. 304), quando si fonde con «La Calzoleria», fino al 2 gennaio 1910 (a. XVIII, n. 404). Dal numero successivo subentra come editore l'Associazione italiana dell'industria e commercio del cuoio, che ha sede a Torino: il giornale vi trasferisce nuovamente amministrazione e redazione, mantenendo nel capoluogo lombardo solo un recapito. Ricompare a Milano (provenendo da Genova) il 5 ottobre 1929 (a. XXXVII, n. 1202); da questa data, sino al febbraio 1942, si sdoppia in due edizioni, una commerciale (bisettimanale, poi settimanale) e una tecnico-economica (mensile). Il giornale dura tuttora. Dal 1° giugno 1946 (a. LIV, n. 2129) muta titolo in «La Conceria e le manifatture delle pelli».
Periodicità Mensile poi quindicinale poi settimanale.
Direttore Giovanni Battista Ghersi poi Ettore Andreis poi Guido Colla poi Dionisio Buraggi.
Gerente Evaristo Perego poi Umberto Ceruti poi Augusto Occhetti poi Federico Legati poi Gabriele Berlese poi Alessandro Polver poi nessuno.
Editore Nessuno, poi Associazione italiana dell'industria e commercio del cuoio poi nessuno, poi Edizioni Conciarie Milano poi Federazione nazionale fascista esercenti industria conciaria poi Usila poi nessuno.
Stampatore Milano, Tipografia degli operai poi Tip. Fratelli Lanzani poi Desenzano, Tipografia F. Legati e C. poi Milano, Tipografia Fratelli Lanzani poi Tipografia Lanzani Gemelli poi Officina grafica Alga poi Arti grafiche Colombo e Setti poi Tipografia I.G.E.L.
Pagine Da 8 a 30 poi l'edizione commerciale da 4 a 12, l'edizione tecnico-economica da 24 a 48 poi 8.
Formato 29x21 cm poi l'edizione commerciale 31x22 cm, l'edizione tecnico-economica 29x20 cm poi 31x24 cm
Note Contiene illustrazioni e presenta una sovraccoperta di annunci pubblicitari che tra il 1907 e il 1910 consta anche di 32 pagine. Dal 1929 entrambe le edizioni hanno una sovraccoperta di 4 pagine, che diventa saltuaria dal 15 febbraio 1942 e torna regolare dopo la guerra, aumentando fino a 8 pagine.

Sul primo numero Giovanni Battista Serralunga, “d’incarico della redazione”, compila una sorta di cronistoria dei precedenti della rivista: “Da molti anni l’industria della concia delle pelli ed i commercianti delle materie affini riconobbero la necessità di avere uno speciale organo di pubblicità, il quale si occupasse ampiamente di quanto poteva riflettere lo speciale interesse di questa grande industria italiana. Già fino dal 1882, costituitasi a Milano l’Associazione nazionale dei conciatori e refinitori italiani, sotto i suoi auspici venne pubblicata la «Gazzetta dei pellami», periodico che ebbe breve vita, senza aver lasciato traccia abbastanza notevole della sua esistenza. Traslocatasi nel 1884 la sede dell’Associazione da Milano a Torino, sempre sotto gli auspici suoi, vide in Torino la luce il «Conciatore», pubblicazione che, per la diffusione ristretta quasi ai soli soci dell’Associazione ed a pochissimi abbonati,... per la mancanza di una speciale direzione tecnica, si ebbe sminuita la sua importanza e continuò a perdere terreno, cessando col finire del 1892. Dopo alcuni isolati tentativi intesi a dar vita ad una nuova pubblicazione... venne aperta una sottoscrizione, coi proventi della quale fu deciso di chiedere ospitalità ad un importante giornale commerciale di Milano - il «Commercio» (cfr. n. 633-637) - e di pubblicare sotto i suoi auspici e quale supplemento al medesimo alcuni numeri di saggio” (Un po’ di presentazione, 5 agosto 1893). Al momento della sua comparsa, dunque, mentre l’amministrazione e la direzione del giornale sono a Genova, la redazione è a Milano presso «Il Commercio», del quale la «Conceria» è il supplemento.

Con questa nuova rivista, “facendo caso di tutte le innovazioni nei macchinari, nei ritrovati, nei sistemi di produzione e di concia e così anche di refinazione, e tenendo conto della relazione costante speciale dei diversi mercati... mentre si diffonderanno le utili cognizioni, saranno pure avvicinati con gli speciali interessi i rapporti personali fra conciatori e conciatori”.

Fino al 1910 i contenuti sono divisi in quattro parti: economica (contiene articoli sull’industria del cuoio e delle pelli, inchieste - sul lavoro festivo in Italia, 5 gennaio 1907; sull’“economia distruttiva: il vero massacro degli animali da pelliccia”, 20 febbraio 1907 -, analisi dei mercati esteri e un “Indicatore dei mercati”); tecnica (studi sui processi di lavorazione e produzione, articoli di chimica pratica e teoria della concia); commerciale (corrispondenze con i prezzi sui mercati italiani ed esteri); e varie (con il movimento ditte, una rubrica su dissesti, fallimenti e moratorie, consigli pratici e notizie sulle attività aziendali, le associazioni, gli scioperi e i conflitti del lavoro). Dal 1907 aggiunge una “Sezione calzoleria”, con analisi delle importazioni e delle esportazioni delle calzature (soprattutto negli Usa), anche attraverso statistiche e articoli sulla meccanizzazione dei processi di lavorazione.

Collaborano alla rivista, nei primi anni, Lucio Della Veneria, Tommaso Delle Piane, Giacomo Pardo e Henry R. Proctor, ai quali si aggiungono in seguito Giuseppe Bagatta, Veritaco D’Efe, Felice Garelli, Antonio Magliano e Umberto Passerini; redattore capo per la conceria italiana è Achille Durio, per la calzoleria meccanica Alfredo Dick.

Il 20 febbraio 1907 il periodico annuncia di tirare 3.000 copie. Dal 1909 allega come supplemento l’«Annuario di indirizzi per l’industria del cuoio ed affini d’Italia» e mette a disposizione dei lettori un ufficio di consulenza tecnica.

Nel 1929 la rivista ritorna a Milano con due edizioni: in quella commerciale, della quale è redattore Aristide Beretta, raccoglie telegrammi commerciali, il riassunto della situazione sui mercati, dispacci dalle piazze di tutto il mondo, una rassegna della stampa estera, i fallimenti e i dissesti; l’edizione tecnico-economica annovera disposizioni contrattuali (con testi in italiano e in inglese), relazioni, statistiche e tabelle sull’attività industriale conciaria italiana ed estera, su trasporti, importazioni ed esportazioni, questioni doganali, la parte ufficiale, quella tecnica, una rubrica bibliografica e una rassegna delle riviste specializzate.

Negli anni quaranta il giornale si presenta assai più scarno. Il bollettino commerciale reca soltanto comunicazioni e notizie varie dall’Italia e dall’estero; dopo una lunga interruzione, la rivista mensile viene sospesa a tempo indeterminato per problemi tecnici causati dai decreti del governo sulle riviste e i periodici. La rivista esce d’ora in poi in una sola edizione, a cadenza settimanale: “Questo vecchio foglio continua ad essere l’espressione viva di tutti i problemi del settore del cuoio, e riportando i decreti, i chiarimenti, le circolari federative rimane il tramite necessario tra gli industriali della concia e del cuoio e le rispettive federazioni... «La Conceria» nella sua forma di rivista mensile sospende temporaneamente [di fatto, definitivamente] le sue pubblicazioni in omaggio alle disposizioni vigenti... Entro i limiti eventualmente consentitici dallo spazio del nostro bollettino concentreremo quelle notizie che già formavano oggetto di elaborati articoli e di rubriche della rivista mensile” (Riprendendo il cammino, 25 febbraio 1942).

Dal dopoguerra riporta brevi descrizioni della situazione dei mercati, i bollettini con le quotazioni dei materiali e dei prodotti, articoli relativi all’industria, al commercio, alla legislazione e alle tecniche di lavorazione.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1893 (lac.); 1894-1895; 1907-1910; 1929-1940; 1941 (lac.); 1942; 1943 (lac.); 1945 (lac.).