Nasce come organo ufficiale della Federazione milanese degli esercenti e dei commercianti, con lo scopo immediato di partecipare alla lotta elettorale amministrativa, perorando un'alleanza tra gli esercenti e i "partiti popolari" (Il nostro programma, 5 dicembre 1899). È questo l'unico tema che il giornale svolge nella sua breve vita, dedicandovi gli articoli d'apertura (non firmati e spesso ripresi da «L'Esercente»), una rubrica fissa denominata "La settimana elettorale" e pubblicando il 10 dicembre un numero straordinario dedicato alla vittoria dei partiti popolari alle amministrative milanesi (supplemento al n. 4, il quale tuttavia è da considerarsi un numero monografico straordinario e non un supplemento). Completano la prima pagina brevi notizie sulle decisioni della Camera di commercio di Milano, del consiglio comunale, e informazioni sull'attività delle associazioni degli esercenti milanesi. Nelle pagine centrali del giornale si pubblicano gli elenchi dei fallimenti, dissesti e moratorie, il listino dei prezzi correnti sul mercato milanese, note e consigli pratici di giurisprudenza commerciale, bachicoltura, enologia, produzione casearia. La quarta pagina è occupata dalla pubblicità.

A cavallo del secolo il giornale viene acquistato dal proprietario dell'«Esercente», Giovanni Tadini; le pubblicazioni vengono quindi sospese e la testata, fusa con altre dello stesso editore, darà luogo nel giugno 1900 alla «Gazzetta commerciale. Il piccolo commercio».

M. So.

Raccolte: MI120: 1899.

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