388. Giornale dei pasticcieri, confettieri, fabbricanti di cioccolatto, biscotti, pane di lusso, frutti canditi, liquoristi, gelatieri, ecc.

Sottotitolo Rivista quindicinale tecnico-professionale.
Luogo Milano.
Durata 1 maggio 1911 (a. I, n. 1) - 15 luglio 1916 (a. VI, n. 14*).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Adriano Bacchi (direttore responsabile).
Gerente Adriano Bacchi (direttore responsabile).
Stampatore Milano, Tipografia Litografis Monforte poi Tipografia Fratelli Veronesi.
Pagine 10
Formato 29x22 cm.
Note Preceduto e seguito da pagine di pubblicità fuori testo. Illustrato. A partire dal numero del 1° novembre 1911 la testata è inquadrata in un disegno di fantasia.

L'articolo di presentazione Ai nostri lettori, pubbicato sul primo numero del 1° maggio 1911, espone il programma e descrive la struttura del nuovo periodico: "Non solo parleremo delle invenzioni, dell'origine delle macchine, degli apparecchi, degli attrezzi, degli utensili e loro applicazione, ma eziandio delucideremo la composizione, la prepazione di quanto dall'installazione manuale o meccanica ci viene trasformata in oggetto, e la nostra industria, così sopraffatta da quella estera, potrà colla riflessione e lo studio elevarsi man mano imperiosa e parare gradatamente l'invadente concorrenza altrui. Come parleremo dello zucchero, del glucosio, delle farine, delle fecole, ecc., quali basi principali dei nostri prodotti, diremo dei coefficienti relativi come sono gli eteri, le essenze, i colori, la loro preparazione e il loro impiego. Schiariremo la provenienza di varie materie prime, in modo da valutarne le loro buone qualità, come invece le falsificazioni e gli inganni".

A questa impostazione il periodico si mantiene coerente dedicando molto spazio, oltre agli articoli riguardanti la pasticceria e la liquoreria in generale, anche ad altri concernenti le decorazioni dei prodotti dolciari. Sul tema delle decorazioni il periodico lancia un concorso in data 1° agosto 1912. Sul numero del 1° gennaio 1913 è pubblicato il facsimile del diploma e su quello del 1° giugno 1913 l'elenco dei premiati.

Il materiale è distribuito nelle rubriche: "Rivista tecnica", "Metodi e ricette", "Cronaca professionale", "Informazioni commerciali" e "Piccola posta per gli abbonati".

Sul primo numero di ciascun anno viene pubblicato un articolo contenente, oltre al riepilogo delle esperienze passate, anche alcuni progetti per il futuro. L'articolo 1913 (1° gennaio 1913) afferma tra l'altro che, mentre il «Giornale dei pasticcieri e confettieri» "apre le proprie colonne alla pubblicazione di tutti i desideri della classe e la direzione si presta volenterosamente e gratuitamente a rispondere ad ogni lettera e ad ogni dimanda concernente la lavorazione in qualsiasi sezione della nostra industria" ed "inserisce gratuitamente agli abbonati annui o semestrali dimande ed offerte di lavoro, acquisti e vendite di attrezzi, macchinari, cessazioni di esercizio, ecc.", esso "non si assume assolutamente nessun incarico di collocamento né di cessioni". L'articolo 1915 (1° gennaio 1915) fa una breve storia dell'arte dolciaria a partire da Carlo Magno, concludendo che "tutte le religioni coi loro riti ben diversi sono più o meno d'accordo a chiamare il prodotto dolce a concorrere per solennizzare le fauste ricorrenze che ricordano una leggenda, che chiudono gioie e dolori di un anno consumato ed aprono alla speranza di migliori eventi quello che sorge".

L'articolo 1916 (1° gennaio 1916) afferma che la missione del giornale professionale "non ha e non deve avere bandiera politica né tanto meno sportiva" ma "deve aprire la via a quelle conoscenze che sono la base di quell'arte o mestiere per il quale esso si prefigge sostenere". Sullo stesso numero è pubblicato l'articolo Come svolgeremo il nostro programma, che riepiloga i criteri fondamentali della composizione delle varie rubriche.

Le illustrazioni riguardano particolarmente le decorazioni della pasticceria e le macchine per la lavorazione dei dolci.

L'unico collaboratore del periodico il cui nome compare negli articoli firmati è quello di G[iuseppe] Ciocca.

L'ultimo numero della collezione Braidense del 15 luglio 1916 non contiene nessun articolo o nota che faccia prsupporre la cessazione della pubblicazione.

F. Pe.

Raccolte: MI120: 1911-1916.