398. Giornale delle istituzioni agrarie bresciane

Luogo Brescia.
Durata 18 dicembre 1902 (numero di saggio) - 19 aprile 1906 (a. IV, n. 8*). Il periodico inizia le sue pubblicazioni nel dicembre 1902 con un numero di saggio; le numerazione delle annate parte dal gennaio 1903.
Periodicità Quindicinale.
Direttore Giovanni Sandri.
Gerente Andrea Seccamani poi Paolo Scotuzzi.
Stampatore Brescia, Tipo-Litografia F. Apollonio poi Tipografia della provincia.
Pagine Da 10 a 20.
Formato 26x18 cm.

II periodico inizia le sue pubblicazioni alla fine del 1902. Dal numero di saggio del dicembre si possono ricavare numerose informazioni circa il ruolo e le finalità che esso si propone, nell’ambito della vasta pubblicistica bresciana dell’epoca. Apprendiamo, così, che fanno parte dei consigli direttivo e di redazione molti personaggi appartenenti all’area liberal-zanardelliana locale, come Carlo Gorio, Carlo Fisogni ed Emanuele Bertazzoli. Ma, al di là del problema dell’inquadramento politico, rilevante risulta il ruolo di spicco rivestito da questi personaggi nelle principali istituzioni agrarie di Brescia e provincia: Comizio agrario di Brescia, Regia Scuola di agricoltura G. Pastori, Associazione zootecnica bresciana, Consorzi agrari provinciali, Cattedra ambulante di agricoltura per la Provincia di Brescia, Consorzio antifilloserico, Consorzi agrari cooperativi della provincia di Brescia, Commissione provinciale di viticoltura ed enologia, Federazione Consorzi grandinifughi bresciani. E, in effetti, proprio nella presentazione Ai lettori (n. di saggio, 18 dicembre 1902), vengono indicati tali istituti quali “promotori di questo periodico” e viene individuato negli “agricoltori bresciani” il naturale pubblico di riferimento. Viene, inoltre, precisato lo scopo prioritario del giornale: “Rendere pubbliche le iniziative di privati agricoltori e le opere di tanti istituti benemeriti” e “promuovere quel progresso che indubbiamente deve condurre l’agricoltura bresciana all’alta potenzialità produttiva che le consentono il suolo ed il clima benedetti di cui dispone”.

L’analisi del periodico ha sostanzialmente confermato il programma annunciato nel numero di saggio.

Per quanto riguarda la storia, le funzioni, lo sviluppo e le iniziative delle principali istituzioni bresciane che, nel primo Novecento, si occupavano di agricoltura, troviamo, infatti, una serie di notizie assai utili in una rubrica fissa ad esse dedicata, intitolata, appunto, “Le nostre istituzioni agrarie”; per il Comizio agrario, ad esempio, si possono ricavare informazioni sulla disponibilità delle merci e sul regolamento per il loro ritiro; oppure, per il Consorzio agrario di Orzinuovi, il 5 febbraio 1903 viene pubblicato il bilancio 1901-1902.

Ma informazioni sia sull’attività delle istituzioni agrarie bresciane, sia, più in generale, sulla vita economico-agricola di Brescia e provincia, sono presenti anche in altre rubriche fisse, quali “Risposte a quesiti”, che si occupa della corrispondenza con i lettori; “Notizie commerciali”, che fornisce dati sull’andamento del prezzi di cereali, bestiame, foraggi, latticini, concimi, ecc.; “Adunanze”, con l’annuncio di convegni agricoli provinciali e la pubblicazione delle relative deliberazioni; “Per le valli”, con notizie sulle caratteristiche geo-agricole delle valli bresciane.

Vanno inoltre segnalati gli articoli, presenti a partire dal marzo 1903, relativi all’Esposizione agraria bresciana del 1904, in cui si trovano notizie sui programmi, l’organizzazione, le mostre, i risultati di questa manifestazione; e gli articoli dedicati al Congresso nazionale degli agricoltori, tenutosi a Brescia nel settembre 1904.

Di notevole utilità anche i programmi e i resoconti relativi alle mostre bovine provinciali; le note sull’allevamento del bestiame locale; i programmi e i risultati relativi ai bandi dei concorsi a premi (ad esempio quello per il miglioramento dei pascoli alpini); le notizie e i programmi riguardanti esposizioni di caseifici, industrie viticolo-enologiche, animali da cortile e da colombaia, macchine agricole, macchine casearie, prodotti di caseificio, zootecnica.

Riflessioni sull’attività svolta dalle istituzioni agrarie bresciane e, in genere, sui progressi dell’agricoltura bresciana a cavallo del secolo, si trovano, inoltre, in un articolo del 28 gennaio 1904, Agli agricoltori bresciani, in cui il direttore Sandri traccia anche un bilancio sul primo anno di vita del giornale.

Ma per la vita economico-agricola bresciana del primo Novecento risultano importanti soprattutto i numerosi prospetti e dati statistici riguardanti la diffusione, nella provincia di Brescia, della fillossera e di altre malattie infettive di piante ed animali, le condizioni

topografiche della montagna bresciana in rapporto alla quantità di bestiame, la situazione sanitaria del bestiame, il commercio bovino, l’attività e i risultati delle scuole bresciane d’innesto della vite, l’attività dei consorzi veterinari locali, il censimento del bestiame agricolo, le condizioni del caseificio bresciano e la produzione del latte, l’andamento della transumanza nella provincia di Brescia, gli esperimenti sull’alimentazione della vacca da latte e la gelsicoltura.

Il prevalente carattere di informazione locale non esclude tuttavia la presenza di rubriche o articoli di carattere più generale o di interesse nazionale e internazionale. A tale proposito, tra le rubriche vanno segnalate: “Cronaca agraria”, in cui vengono riportati e commentati articoli pubblicati dagli «Annales agronomiques» e dalla «Agricoltura moderna», e dove si danno notizie sulle novità legislative in campo agricolo e sui congressi nazionali ed internazionali di agricoltura; “Bibliografia”, in cui si dà notizia delle pubblicazioni attinenti all’agricoltura.

Per quanto riguarda gli articoli, sono presenti interventi sulle iniziative legislative del governo in campo economico-commerciale (ad esempio quelli del 18 dicembre 1902 e 1° gennaio 1903 sul progetto ministeriale di modificazione della legge forestale e quello del 10 gennaio 1903 sulla denuncia del trattato di commercio con l'Austria-Ungheria) o sulla riforma del contratto d’affitto (19 marzo, 2 aprile e 17 dicembre 1903).

Ma il contenuto più frequente degli articoli riguarda l’organizzazione, le tecniche di lavorazione, le sperimentazioni, le acquisizioni scientifiche più recenti in campo nazionale ed internazionale, relativamente al mondo dell’industria agricola, nonché le possibilità di difesa e miglioramento della sua produzione. Troviamo, pertanto, valutazioni sulle esperienze dell’innesto delle viti americane; sul rimboschimento; sulla gelsicoltura e frutticoltura; sulle varie tecniche di concimazione; sull’organizzazione delle malghe; sulle tecniche di difesa dalle malattie legate all’agricoltura e all’allevamento (peronospera, fillossera, pellagra, afta epizootica, diaspis, tignola); sulla tecnologia dell’industria casearia; sulle ultime novità nel settore delle macchine, degli apparecchi e degli attrezzi agricoli; sulla composizione chimica dei prodotti agricoli; sul commercio del vino; sull’apicoltura e bachicoltura; sull’esportazione dei prodotti agricoli; sulle tecniche di selezione e raccolta dei funghi commestibili; sul rapporto tra mezzi di trasporto e agricoltura; sulla razionalizzazione dell’alimentazione del bestiame; sull’impoverimento chimico del suolo; sulla cooperazione agricola; sui rapporti tra allevamento e agricoltura; sulla contabilità agraria.

Tra i principali autori di tali articoli vanno ricordati il direttore Sandri, Antonio e Francesco Bianchi, Leonardo Fanelli, Agostino Fasoli, Carlo Gorio, Luigi Morelli, Giuseppe Moreno, Augusto Moretti, Alessandro Orio, Sante Stazzi, Ugolino Ugolini.

Anche la pubblicità presente sul foglio è strettamente legata al mondo dell’agricoltura. Oggetto di réclame sono, infatti, macchine e attrezzi agricoli, stabilimenti agrari locali (barbabietole, gelsicoltura, sementi, bachicoltura), laboratori enochimici, enologici e bacologici, cannoni grandinifughi, studi tecnici di ingegneria e architettura, macchine per latterie e caseifici. Particolarmente interessante la pubblicità del Credito agrario bresciano, in cui si possono rilevare dati sui tassi di interesse offerti per i depositi a risparmio.

P. Cu.

Raccolte: BS020: 1902-1905. MI120