41. Almanacco valtellinese pubblicato per cura della Società agraria della Valtellina

Luogo Milano poi Sondrio.
Durata 1858 (a. I) - 1863 (a. VI).
Periodicità Annuale.
Editore Società agraria della provincia di Sondrio.
Stampatore Milano, Vallardi poi Sondrio, Tipografia Provinciale di Brughera e Ardizzi.
Pagine Da 136 a 252.
Formato 15x10 cm.
Note Contiene illustrazioni (disegni e incisioni) e tabelle.

Premesso che "i libri popolari se è difficile a farli, è più difficile a farli leggere", la pubblicazione vuole essere qualcosa di più di un lunario per i contadini nel quale "canteremo la buona ventura dell'istruzione, la buona ventura dell'industra, del coraggio e della speranza" (Prefazione, 1858). Gli intenti dei promotori dell'almanacco sono improntati a un vago ideale di progresso ("noi che vogliamo il progresso di tutti") e a un altrettanto generico paternalismo: "Ma il popolo lo leggerà? [...] La parola non gli basta, vuol conoscere l'uomo che parla; per questo, il nostro almanacco più che a' contadini, lo dedichiamo agli amici de' contadini. Siamo molti, sparsi nelle borgate e ne' villaggi, facciamoci, presso quelli che non leggono, il vivente commentario del libricciolo popolare, apriamogli la strada colle nostre parole, perché dappoi, col tempo e colla pazienza, vada innanzi da sé". Chiude lo scritto di presentazione un audace accenno all'ideale della "patria", al quale si aggiungono quelli di "istruzione" e "industria".

Oltre agli atti ufficiali della Società agraria valtellinese, allora presieduta da Romualdo Bonfadini (relazioni delle adunanze, elenchi dei soci, bilanci), dedica ampi scritti a temi economici e sociali in anni di generale crisi per l'agricoltura della Valtellina e di grave miseria per la gente delle campagne. Vi si tratta anche di coltivazione degli alberi da frutto, concimazione, igiene, cretinismo, bachicoltura, rimedi contro la crittogama, premi agl allevatori, consigli comunali (nel 1858); compaiono inoltre notizie sul censimento della proprietà fondiaria (nel 1854), statistiche sul bestiame, progetti di un'esposizione agricolo-industriale valtellinese, e scritti relativi a: enologia, istruzione legale, malattie, industria, scuole agrarie, cambi monetari, credito agrario, delucidazioni sul sistema metrico (nel 1859); telegrafo, rotazioni agrarie, viticoltura, orticoltura, depauperamento delle foreste (nel 1860); riduzione delle tariffe censuarie, esperienze e consigli per l'anno agrario, ferrovie (nel 1861).

Una segnalazione a parte merita un articolo di Bonfadini nel 1859 dedicato alle memorie di Stefano Jacini sulle condizioni economiche della provincia di Sondrio. A partire dal 1860, scritti politici affiancano quelli economici. L'altro compilatore del quale compare il nome per esteso è Vincenzo Fusina.

L'almanacco si propone anche nella veste di annuario statistico per la provincia di Sondrio: riporta talora in appendice notizie anagrafiche oppure elenchi di fiere e mercati della provincia, dei componenti della prefettura e delle istituzioni scolastiche, amministrative, giudiziarie, comunali (indicando sindaco, segretario, parroco e per una cinquantina di comuni anche la giunta) o ancora gli elenchi dei componenti le forze dell'ordine, l'esercito, l'ospedale e la Congregazione di carità.

Del periodico escono solo sei numeri, di formato tascabile. È possibile ravvisare segnali di crisi della testata nel cambio di tipografia, che coincide con l'ultimo numero reperito, e in alcune pessimistiche considerazioni riportate nella prefazione al medesimo numero, laddove si ammette trattarsi di una pubblicazione "che nessuno legge" poiché non è uno di quei "libri cattivi che si leggono da tutti".

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1858-1861. CO002