43. L'Amico del contadino

Sottotitolo Organo della Società italiana di mutuo soccorso contro i danni della grandine diretto e compilato dal dottor Gaetano Cantoni. Giornale di agricoltura teorico-pratica.
Luogo Milano.
Durata 15 gennaio 1860 (a. I, n. 1) - 25 giugno 1861 (a. II, n. 12).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Gaetano Cantoni (direttore proprietario).
Stampatore Milano, Tipografia Francesco Vallardi.
Pagine Da 24 a 30.
Formato 24x15 cm.
Note Contiene illustrazioni e prospetti.

Periodico agronomico, erede dell'almanacco «Il Mutuo soccorso», con il quale Gaetano Cantoni intende proseguire nell'applicazione dei suoi intenti filantropici: "I deboli [...] devono essere sostenuti, aiutati, illuminati, incoraggiati [...] Istruzione e mezzi, ecco le principali basi dell'industria agricola (Lettori!, 15 gennaio 1860). Con il suo giornale Cantoni vuole fornire "quelle cognizioni scientifiche elementari, le quali mancano nel pubblico", senza però dare "norme generali" (intento giudicato "pericolo e impossibile") né "speciali suggerimenti ai singoli coltivatori" (che è "impresa parimenti impossibile"). A questo scopo pubblica un "catechismo agrario per l'alta e media Italia" - che dobbiamo dunque pensare quale bacino di diffusione del periodico - ricorrendo alla forma dialogica, attraverso la quale cinque personaggi dissertano di chimica, concimazione e analisi dei terreni.

Fra gli argomenti d cui si occupa il giornale vi sono anche la contabilità, la meteorologia, le tecniche di coltivazione e di conservazione degli alimenti, i metodi di misura. Vi si trovano poi bollettini commerciali, il corso delle valute, mentre la cronaca agricola del '59 svolge una rassegna di prodotti, concorsi, premi, macchine agricole e scuole d'agricoltura; gli altri articoli prendono in esame i molteplici aspetti dell'economia rurale.

Prendendo in esame la politica agricola della nuova nazione italiana il compilatore polemizza più volte con quello che appare ai suoi occhi un tentativo di "sabaudizzare" l'Italia, ribadendo che "l'agricoltura o l'industria è l'autonomia amministrativa nel senso più lato". Inoltre, respingendo le accuse rivolte dai lettori al giornale di essere "troppo teorico" e "troppo lombardo o locale" ritiene le critiche "segno che riuscì teorico-pratico come aveva promesso" (Lettori, 10 gennaio 1861).

La pubblicazione prosegue quindi come «Annali di agricoltura»; nel giugno 1861 Cantoni spiega di voler cambiare la testata per tre motivi: non confonderla con l'«Amico del contadino manuale», che si pubblicava prima del 1860; non farla sembrare "un periodico d'istruzione elementarissima, diretta esclusivamente al contadino lavoratore"; e infine per rispondere meglio al suo intento, il "progresso teorico-pratico dell'agricoltura in generale, senza trascurare le condizioni locali" (Associati!, 25 giugno 1861).

Nelle pagine finali del primo numero del periodico (15 gennaio 1860) sono pubblicati inoltre, con una numerazione ed un formato autonomi, gli «Atti della Società italiana di mutuo soccorso contro i danni della grandine», composti da 64 pagine e comprendenti il “Protocollo dell’assemblea generale”, il “Rapporto del direttore”, il “Rapporto del consiglio d’amministrazione all’assemblea generale del 29 dicembre 1859”, suddivisi in “XII oggetti” che trattano alcuni temi legati all’attività della Società. Vi si riportano, oltre alle diverse fasi di “nomina del direttore sopra proposta del consiglio d’amministrazione”, alcune discussioni circa “la tariffa dei premi da pagarsi per l’assicurazione 1860 per ogni italiane lire 400 di valore assicurato”, la necessità di differenziare il premio assicurativo per categorie, una proposta di “aggregare alla Società la Lomellina, il Vercellese, il Novarese nonché le altre province oltre il Ticino”, la possibilità di rifondere il premio per “l’uva assicurata e distrutta da crittogama”. Nel IX oggetto in particolare viene trattato il problema legato alle conseguenze del passaggio degli eserciti sui terreni agricoli, in conseguenza al quale i soci si interrogano sulla necessità di rifondere i “premi pagati per prodotti assicurati e dopo l’assicurazione in tutto o in parte danneggiati dalla guerra guerreggiata e dalle militari occupazioni”.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1860-1861.