436. L'Indicatore dei prestiti

Dal gennaio 1888 (a. XIV, n. 1) §La Guida finanziaria§.

Sottotitolo Organo ufficiale delle estrazioni. Pubblicazione mensile del Banco C. Biavati poi Bollettino ufficiale delle estrazioni poi Gazzetta ufficiale mensile delle estrazioni poi Gazzetta ufficiale mensile delle estrazioni finanziarie e commerciali poi Gazzettino ufficiale delle estrazioni, finanziario, amministrativo e commerciale poi Gazzetta ufficiale delle estrazioni.
Luogo Milano.
Durata 6 marzo 1877 (a. I, n. 1) - 1° giugno 1916 (a. XLIII, n. 4).
Periodicità Mensile poi quindicinale poi mensile.
Direttore Camillo Biavati (direttore proprietario responsabile) poi nessuno, poi Cesare Cologna (direttore responsabile) poi nessuno, poi Camillo Biavati (direttore proprietario responsabile) poi nessuno, poi Cesare Cologna (redattore responsabile) poi (direttore responsabile) poi Marcello Cucchi (redattore poi direttore e gerente responsabile) poi Giuseppe Buffoni (direttore e gerente responsabile).
Stampatore Milano, Tip. Golio poi Tip. dei tribunali poi Tip. Golio e Bossi poi Tip. Golio poi Tip. Attilio Piazza poi Poligrafia italiana poi Società anonima poi Stabilimento tipografico Renato Romitelli e C. poi Tip. Soffietini e Radaelli.
Pagine 4.
Formato 35x24 cm poi 42x30 cm poi 49x34 cm.

Il periodico, nato nella veste di bollettino, conserva questo carattere per tutto il 1877. Il materiale è suddiviso nelle rubriche "Estrazioni", "Pagamenti", "Memoriale", "Prezzi correnti delle obbligazioni, dei prestiti a premio e ad interesse", "Notiziario", "Piccola posta".

Nel 1878 cominciano ad apparire brevi articoli di carattere politico-finanziario, i cui motivi principali sono: la propaganda delle istituzioni e delle forme di risparmio, la lotta contro l'usura e l'opposizione alla politica economica dei governi della sinistra storica (cfr. Un istituto modello, marzo 1878, relativo alla Banca popolare agricola industriale di Piacenza; Il Ministero nemico di Milano, aprile-maggio 1880; Gli usurai e l'usura a Milano, marzo 1884). Altri articoli illustrano leggi o disegni di legge di carattere finanziario (Il nuovo codice di commercio, marzo 1884; Il nuovo regolamento postale per la spedizione dei valori, dicembre 1889).

Con il 1880 il periodico aumenta il formato. Un editoriale indirizzato Agli abbonati, ai lettori (gennaio-febbraio) così delinea il programma: "Pubblichiamo, come per il passato, tutte le estrazioni dei prestiti a premio, gli articoli finanziari, la rassegna delle banche, dicendo a tutti e su tutto il bene e il male, il buono e il cattivo. Con la bandiera della moralità in una mano e colla scure nell'altra, esso camminerà oltre, strappando la maschera agli usurai, agli strozzini, ai birboni di tutte le qualità e di tutti i calibri, flagellandoli a sangue e mettendoli perennemente alla berlina. Guiderà i suoi abbonati sulla guida sicura delle operazioni prudenti ed utili; lietissimo della sua caratteristica di non essere redatto né da senatori, né da deputati, né da banchieri". Nella nuova veste gli articoli si ampliano e talvolta se ne trovano anche due per numero. Le rubriche sono: "Estrazioni", "Miscellanea", "Prestiti esteri", "R. Lotto pubblico italiano", "Piccola posta".

Nel 1881 compare in apertura la rubrica "Rivista mensile della borsa" poi "Rivista della borsa" che continua regolarmente fino al luglio ed in seguito saltuariamente, per scomparire definitivamente con la fine dell'anno. Col novembre 1881 inizia una rubrica dedicata all'attività dell'Associazione nazionale del risparmio e fortuna, sorta per iniziativa del periodico stesso.

Una comunicazione del 1° giugno 1884 rende noto che il periodico sarebbe stato pubblicato, a partire da quel mese, "in via di esperimento" quindicinalmente. L'innovazione ebbe però vita breve (soltanto i mesi di giugno e luglio).

Il numero del 1° novembre 1884 reca in apertura la notizia della morte del direttore Camillo Biavati seguito da un avviso che annuncia la continuazione delle pubblicazioni e l'impegno della redazione affinché il testo diventi ancora "più interessante e proficuo". Cesare Cologna diventa dapprima redattore responsabile e in seguito direttore.

Il numero del maggio 1887 si apre con un Avviso dal quale si apprende che l'avvocato Cologna ha cessato di fare parte del personale del giornale e che quest'ultimo declina "ogni responsabilità materiale e morale nei riguardi di detto individuo". Nel successivo numero di giugno l'articolo Schiarimenti, firmato dal nuovo redattore responsabile, Marcello Cucchi, rende noto che in seguito all'intervento del procuratore del re, "per indelicatezze ed inganni commessi a carico dei suoi clienti", il Cologna ha lasciato Milano per ignota destinazione. A spiegare poi come il firmatario di quel numero e di quello precedente continui per proprio conto la pubblicazione del giornale e le operazioni connesse, il giornale scrive: "Informiamo che tempo fa, ad onta di molte promesse per la costituzione di detto capitale e relativi interessi, non avendo mai nulla ottenuto, è venuto nella determinazione, per non perdere ogni cosa, di proseguire la pubblicazione".

Il numero del dicembre 1887, in un editoriale pure firmato da Cucchi, rende noto che, in conseguenza della trascuratezza e della poca onestà del già direttore Cologna "il nome del giornale aveva scapitato nel concetto di molti". "Per questo - continua lo scritto - non volendo più associare il nostro nome senza macchia a quello dell'«Indicatore dei prestiti» siamo venuti alla determinazione di pubblicare nell'entrante anno il giornale sotto il nome di «La Guida finanziaria»".

Con la nuova denominazione il periodico, pur ingrandendo ancora il formato, riassume il carattere di un semplice bollettino. Il materiale è distribuito nelle rubriche "Prestiti italiani", poi "Prestiti nazionali" e "Pagamenti". Nel 1891 compaiono anche le rubriche "Raccolta di libri utili" e "Piccola posta" che cessano l'anno seguente". Il periodico contiene anche l'elenco dei vincitori delle lotterie nazionali. Raramente compare qualche breve articolo di carattere informativo (cfr. ad esempio Prestiti comunali in sofferenza, settembre 1899). Tale carattere del periodico rimane invariato fino al numero del 1° giugno 1916.

F. Pe.

Raccolte: MI120: 1877-1916.