45. L'Amministratore

Sottotitolo Rassegna di pratica professionale pei curatori di fallimenti, amministratori giudiziari, periti, liquidatori, revisori dei conti, ragionieri, uffici giudiziari, ecc.
Luogo Milano.
Durata 31 gennaio 1892 (vol. I, n. 1) - febbraio 1902 (vol. VII, n. 11-12). Nel 1894 «L'Amministratore» interrompe le pubblicazioni, diventando parte integrante del periodico «Il Ragioniere», sempre edito da Giovanni Massa. Dal gennaio 1895 riprende il suo corso di rivista autonoma. A partire dal 1900 la periodicità diventa alquanto irregolare.
Periodicità Mensile.
Direttore Rinaldo Pietrasanta.
Editore Giovanni Massa.
Stampatore Milano, Tip. A. Boriglione
Pagine 16.
Formato 25x17 cm.

La rivista si propone di migliorare il corredo di cognizioni e di curare i legittimi interessi di quella classe di amministratori "cui è affidato l'interesse di terzi, perché la natura dell'azienda, l'indole del proprietario, le condizioni in cui versa il patrimonio di fronte ai creditori, rendono necessaria l'opera di un amministratore che non sia il proprietario: tali sono le aziende in liquidazione, sia che ne venga provocato il fallimento, sia che i creditori ne accettino il concordato stragiudiziario; tali le aziende dei minorenni, degli interdetti, degli emancipati, degli assenti, dei condannati e simili. Sono pure lavori amministrativi quelli che, non abbracciando l'intero andamento, riflettono un caso speciale, come le perizie contabili-civili e i motivati pareri, richiesti tanto dall'autorità giudiziaria quanto dai privati, gli arbitramenti, componimenti amichevoli, revisioni di bilanci, divisioni ereditarie, graduatorie giudiziarie, inchieste e istruttorie giudiziarie" (Il nostro programma, 31 gennaio 1892). La trattazione di questi argomenti viene ripartita fino al 1893 nelle rubriche "Curatele di fallimento", "Massime di giurisprudenza", "Amministrazioni giudiziarie", "Ragioneria legale", "Rivista", e affidata a collaboratori quali Camillo Cavagnari, Romualdo Dal Fabro e Giuseppe Guarnieri.

Per tutta la durata del 1894 l'«Amministratore» perde i suoi connotati di rivista autonoma e diventa, sotto il titolo di «Rassegna di pratica professionale», una parte del periodico «Il Ragioniere». Nel 1895 riprende le pubblicazioni, proponendosi di "continuare a fornire criteri pratici per il fecondo esercizio della professione di Ragioniere […] e curando in special modo la rubrica della giurisprudenza "che potrà riuscire utile anche ai signori avvocati e notai, pur non scostandosi dal suo campo modesto di studi e trattazioni" (Anno nuovo, gennaio 1895). Nuove rubriche diventano pertanto "Appunti di diritto commerciale", "Questioni sui fallimenti", "Giurisprudenza" e "Indice alfabetico della legislazione", compendio di leggi e decreti raggruppati nelle principali voci "che riguardano gli affari più comuni amministrativi e professionali". Ad accentuare ulteriormente il carattere pratico-legislativo assunto dalla rivista, dal 1901 pubblica la nuova rubrica "Giurisprudenza economico-amministrativa", su cui richiama l'attenzione "degli amministratori in genere, arbitri, periti, ragionieri, impiegati, segretari di private e pubbliche amministrazioni, in quanto mette a loro disposizione in ordine prestabilito le massime effettivamente applicate dalla magistratura italiana nel campo della amministrazione economica" (luglio 1901).

Nell'ottobre 1893 pubblica la relazione sul Congresso delle società economiche a Torino e nel settembre 1895 quella del VI Congresso dei ragionieri a Roma.

C. Ro.

Raccolte: MI120: 1892-1893; 1895-1901.