475. L'Italia commerciale

Sottotitolo Rivista quindicinale del commercio, dell'industria e delle assicurazioni poi Rivista quindicinale degli interessi commerciali poi Rivista quindicinale degli interessi commerciali. Organo ufficiale della Esposizione internazionale del lavoro di Milano poi Rivista degli interessi commerciali poi Giornale politico economico finanziario settimanale.
Luogo Milano.
Durata 1°/15 luglio 1912 (a. III, n. 11*) - 21 gennaio 1922 (a. XIII, n. 2-3, serie II, n. 61*). Riprende nel luglio 1912 dopo un'interruzione dovuta al cambio di proprietà e della direzione.
Periodicità Quindicinale poi settimanale.
Direttore Giuseppe Di Lorenzo Raeli (direttore proprietario responsabile) poi (direttore responsabile) e Cesare Mansueti (condirettore) poi Filippo Bojano (direttore).
Gerente Nessuno, poi Defendente De Amici.
Stampatore Monza, Tipografia Sociale Monzese poi Milano, Stabilimento arti grafiche A. Codara di Carlo Matti e C. poi Tipografia E. Zerboni.
Pagine Da 4 a 16.
Formato 31x19 cm poi 57x41 cm.
Note Nella serie I ha una sovraccoperta colorata, poi bianca, di inserzioni pubblicitarie.

Scopo del giornale è "di fare sentire il nostro pensiero in tutte le quistioni che hanno attinenza con gli interessi commerciali e industriali della nostra nazione e di mettere in rilievo quegli enti o quelle persone che nel campo delle industrie e dei commerci hanno portato il più valido contributo per la gloria e la prosperità della nostra Patria" (Ai nostri lettori, 31 dicembre 1912). Tratta di credito, finanza e politica finanziaria, pubblica amministrazione, giurisprudenza, comunicazioni ferroviarie, marina mercantile e militare; riporta resoconti sulle assemblee delle società e notizie sulle esposizioni, sulle imprese avviate nelle nuove colonie dell'Africa settentrionale, sui consigli generali della Confindustria e sui cavalieri del lavoro.

I numerosi articoli, brevi e quasi tutti anonimi, sono dedicati ai più svariati settori industriali (industria meccanica, metallurgica, mineraria, cartaria, edile, alimentare, cotoniera, ecc.) con una rassegna di aziende nella rubrica "Nelle società industriali e commerciali". Insiste sulla trasparenza dei bilanci aziendali (I bilanci sono destinati al pubblico, non ai soli azionisti, 1°-15 luglio 1912; I bilanci sono destinati al pubblico, 15 febbraio 1913) e svolge un'inchiesta su I problemi dell'industria. Il Risparmio nazionale e il credito industriale (1°-15 e 16-31 luglio 1914). Con l'inizio della guerra prende a pubblicare parecchi articoli sull'evolversi del conflitto, sulle misure prese dal governo per fronteggiare la crisi internazionale e sulle sue ripercussioni per l'economia italiana: cfr. i numeri dall'agosto 1914 in poi e, in particolare, Italicus, La politica commerciale e la guerra. Il fallimento delle teorie libero-scambiste, 15 dicembre 1914.

Successivamente apre succursali a Roma e a Napoli. Dal gennaio 1915 Cesare Mansueti diviene condirettore e curatore della rubrica su "Gli avvenimenti politici" (poi "Rivista politica") che esamina le connessioni di questi con l'economia. Dopo l'ultimo numero reperito del 1920 (1°-15 luglio, a XI, n. 15-16) si hanno tre numeri della II serie, nella quale il giornale appare profondamente cambiato (muta sottotitolo, periodicità, direzione, gerenza, stampatore, numero di pagine, formato e veste) ma continua ad occuparsi di commercio, esportazioni, industria, finanza e credito.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1912-1913 (lac.); 1914; 1915-1916 (lac.); 1917 (lac.); 1920 (lac.); 1921 (lac.); 1922 (lac.).