478. L'Italia economica e giornale degli appalti

Dal 21-22 dicembre 1911 (a. X, n. 71*) §L'Italia economica§.

Sottotitolo Politica, finanza, commercio, industrie, lavori pubblici, trasporti, previdenza. Monitore tecnico per aste e forniture poi Giornale quotidiano del commercio, dei LL. PP. e degli appalti. Monitore tecnico ufficiale per costruttori, imprenditori, fornitori e industriali poi Giornale bisettimanale del commercio e dei lavori pubblici.
Luogo Milano.
Durata 1° luglio 1911 (a. X, n. 53*) - 27 aprile 1912 (a. XI, n. 18*). Non esce dal 9 febbraio 1912 (a. XI, n. 16) al 20 aprile 1912 (a. XI, n. 17).
Periodicità Bisettimanale poi quotidiano poi bisettimanale.
Direttore Adolfo Audino (direttore responsabile) poi Mario Gambarone.
Gerente Nessuno, poi Aurelio Galassi
Stampatore Milano, Tipografia del giornale «L'Italia economica» poi Lodi-Milano, Soc. Tip. "Succ. Wilmant", Salmini, Mainardi e C. poi Milano, Cromografia Italiana poi Malnate, Officine grafiche di Malnate.
Pagine 4.
Formato 61x43 cm poi 56x39 cm.

La rivista pubblica leggi, regolamenti, relazioni di commissioni parlamentari, concessioni e deliberazioni ministeriali in ambito economico, notizie sulle società economiche (convocazioni e relazioni di assemblee, costituzioni, cariche sociali, bilanci, scioglimenti, fallimenti e concordati) e l'elenco delle gare d'appalti, forniture, vendite, aggiudicazioni e collaudi da parte dello Stato, delle amministrazioni comunali, di enti pubblici e privati. Le "Cronache del lavoro" sono anche una ricca fonte di notizie sulla manodopera e le retribuzioni nelle aziende di varie parti d'Italia. Quanto agli articoli, oltre a brevi notizie su esposizioni, collegamenti ferroviari e stradali, ve ne sono che trattano degli scioperi delle maestranze in diverse aziende della penisola, degli investimenti italiani nelle colonie e di quelli decisi dai governi degli altri paesi.

Nella prima copia disponibile, la direzione annuncia l'intenzione di aprire nuove rubriche per esaminare "senza reticenze […] il campo delle forniture e degli appalti, ove abbiamo recentemente rilevato che alcune forniture sono privilegio di poche ditte": una di queste novità è la rubrica giudiziaria "«L'Italia economica» nei tribunali", istituita "per tutto quanto […] abbia riferimento al nostro campo d'azione e all'indole del nostro giornale".

Il 2 settembre 1911 è allegato un «Bollettino quotidiano d'informazioni dell'Italia economica e giornale degli appalti. Monitore tecnico e notiziario ufficiale delle aste, appalti, forniture, vendite, ecc.». Di formato assai ridotto (28x20 cm.), si rivolge "a tutti coloro che nelle industrie sentono il bisogno di avere quotidianamente un organo ristretto che con rapidità l'informi", cioè, "alle grandi imprese, ai fornitori, agli industriali che debbano sulla base delle nostre notizie avere un controllo, un'informazione, una ragione per studiare qualche nuovo progetto, un bisogno di visitare qualche aggiudicatario, un mezzo di presentare una richiesta o una offerta" (Inizio, 2 settembre 1911). Contiene tuttavia solo annunci e inserzioni.

All'inizio del 1912 lo sciopero dei tipografi lodigiani impedisce l'uscita del giornale per oltre due mesi. Quando riprende le pubblicazioni, Adolfo Audino lascia polemicamente la direzione a Mario Gambarone: in Agli Amici Lettori (20 aprile 1912) il nuovo direttore promette di fronteggiare "tutti i vasti problemi che si connettono alla industria e ai commerci in genere, ed in ispecie a quelli che direttamente ed indirettamente intervengono nei lavori pubblici, nell'edilizia e nelle costruzioni di ogni specie, rilevando consistenze, efficace, legislazioni, modalità, convenienze ed interessi". Il giornale apre anche un ufficio legale amministrativo a Roma per consulti sulle procedure degli appalti pubblici.

Fra i collaboratori, Armando Jacchia e Maria Lodovico Biaggi.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1911-1912 (lac.).