523. Il Monitore agricolo

Sottotitolo Organo dell'Agenzia agraria provinciale poi Organo dell'Agenzia agraria provinciale mantovana.
Luogo Mantova.
Durata 1° marzo 1881 (a. I, n. 1) - 15 dicembre 1881 (a. I, n. 20*).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Luigi Bulgarini (direttore responsabile).
Editore Ditta G. Romanelli, E. Ferrari e C.
Stampatore Mantova, Tip. Belfiore poi Tip. Mondovi.
Pagine 4.
Formato 34x24 cm.

Il «Monitore» esce in concomitanza con l'avvio dell'"Agenzia agraria", di cui è l'organo. Questa agenzia è un'impresa commerciale al servizio degli agricoltori per assicurazioni, operazioni finanziarie, affitto di terreni, compra-vendita di poderi, raccolti, concimi, macchine, strumenti, combustibili e sementi. Al di là degli scopi materiali, il giornale vuole apparire "dal suo nome destinato alla lettura delle classi rurali" (Ai nostri lettori, 15 giugno 1881) e divenire luogo di proposte e scambi d'opinione "tendenti a diffondere il benessere agricolo generale della nostra provincia" (Due parole di presentazione, 1° marzo); esso, ribadiscono i promotori, "sarà sempre un giornale agricolo popolare" che mira "allo sviluppo del progresso economico morale" del contado mantovano.

Più concretamente, il «Monitore» si propone come "un sunto dei migliori articoli di giornali d'agricoltura esteri e nazionali che meglio si addiranno ai bisogni della nostra provincia": in effetti vi sono frequenti citazioni da altre testate quali «Il Mincio», «Il Secolo», «Il Coltivatore di Casale», «Il Contadino», «L'Italia agricola» e i bollettini di associazioni agrarie. Gli articoli originali trattano di metodi di coltivazione, bachicoltura, malattie delle piante, istruzione agraria, comizi agrari: fra i più rilevanti, Le acque del mantovano, 15 aprile, e La caccia nei riguardi dell'agricoltura, 15 giugno e 18 luglio. Una "Rassegna agricola" o "agricolo-commerciale" fa periodicamente il punto sull'andamento della stagione, mentre una nota sul numero del 1° aprile annuncia l'uscita di un supplemento a fascicoli con una "Guida dell'agricoltore mantovano".

Dopo aver distribuito gratuitamente i primi sette numeri, a partire dal 15 giugno il giornale chiede ai lettori di abbonarsi per divenire "più importante" ed essere "non più organo di publicità di una speculazione privata" ma "il portavoce della numerosissima classe agricola […], l'anello di congiunzione tra quello che si fa in un paese e in un altro" tramite una rete di corrispondenti da "ogni angolo della provincia", fra i quali A. Canevari, Alessio Malinverni e I. Samek (Ai nostri lettori). La pubblicazione non sembra però ottenere i risultati sperati (1° settembre) e lo stesso direttore si confessa "solo nel difficile compito di redazione", pregando "i numerosi colti agricoltori della provincia di onorarlo di qualche loro corrispondenza" (1° novembre).

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1881.