Il periodico nasce su iniziativa di Teodoro Koelliker, rappresentante per l’Italia di varie industrie inglesi, tedesche, francesi di macchine per l’industria tessile: il suo studio tecnico-tessile-industriale si occupa dell’importazione, vendita e installazione di “impianti completi per filatura, tessitura, tintoria, candeggio, stamperia, ecc.”, oltre che di “molini, silos, cartiere, zuccherifici, laterizi, miniere, acciaierie, laminatoi, arti grafiche, officine elettriche e qualsiasi altra industria esistente” (dalla pubblicità sulla sovraccoperta).

“Mi sono prefisso di sottoporre regolarmente a tutti gli industriali d’Italia, esercenti l’industria tessile, un comunicatore serio, nel quale possano riporre la loro più ampia fiducia, volendo acquistare delle macchine per la loro Industria... mi starà molto a cuore di descrivere profusamente in tutti i dettagli ogni singola macchina che viene costrutta dalle mie numerose case costruttrici... Oltre ai trattati di macchine, ogni numero apporterà tutte le innovazioni principali della meccanica e di tutta l’Industria in genere” (T. Koelliker, Prefazione, gennaio 1903). L’editore rende poi noto “d’essermi molto gradevole di ricevere trattati su qualsiasi punto riguardante innovazioni nell’industria tessile e meccanica in genere... come pure sarò ben lieto di essere interpellato per qualsiasi schiarimento su questioni tecniche”.

Il giornale, tirato in 2.000 copie per numero, è spedito “gratis e franco di porto a tutti gli esercenti [stabilimenti e uffici] l’industria tessile” (dalla testata). Gli articoli (mai firmati) trattano dello sviluppo dell’industria tessile, con descrizioni di stabilimenti all’estero e di macchine, e del commercio dei tessuti; illustrano i medesimi prodotti delle inserzioni pubblicitarie; presentano strumenti utili all’industria, dalle lampade ai telefoni, dagli utensili agli estintori.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1903; 1904-1905.

Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/579/