604. La Rassegna commerciale lecchese

Sottotitolo Organo ufficiale della Camera di commercio di Lecco poi Organo ufficiale della Camera di commercio di Lecco e dell'Unione industriale fascista. Sezione di Lecco.
Luogo Lecco.
Durata 15 aprile 1910 (a. I, n. 7*) - dicembre 1927 (a. XVIII, n. 24).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Emilio Menegozzi (direttore responsabile) poi Pietro Peroni.
Stampatore Lecco, Prem. Tipo-Lit. F.lli Grassi.
Pagine Da 8 a 12.
Formato 28x19 cm.
Note Contiene 8 pagine di annunci pubblicitari.

L’apertura di ogni numero viene affidata ad una breve “Parte ufficiale”, contenente gli Atti della Camera di commercio di Lecco, di cui rappresenta il bollettino ufficiale, e nella quale si può ripercorrere l’attività camerale in tema di comunicazioni ferroviarie, stradali, marittime, lacuali e fluviali, postali, telegrafiche e telefoniche, per la tutela e l’incremento dell’economia locale e per l’istruzione professionale, sostituendo così, come si legge nella Relazione della Presidenza sull’opera della Camera nel decennio 1901-1911, “alla pubblicità settimanale ed uniforme dei propri comunicati a mezzo dei fogli locali, quella assai più densa, agile ed efficace rappresentata dalla «Rassegna», un periodico quindicinale che ha acquistato le più larghe simpatie degli industriali e commercianti del distretto” (15 novembre 1911). Segue una più ampia “Parte non ufficiale con notizie utili all’industria e al commercio”, nella quale informazioni di carattere commerciale, statistiche ufficiali sulle importazioni e sulle esportazioni dei prodotti del distretto, tariffe doganali, esposizioni e fiere, congressi, relazioni delle assemblee degli azionisti del Piccolo Credito lecchese, pubblicazioni, concorsi, aste e appalti, costituzione e modificazione di società, liquidazioni fallimentari, giurisprudenza commerciale e industriale trovano spazio in modo caotico o comunque privo di una chiara impostazione programmatica.

Dal settembre 1910 inizia la pubblicazione di una nuova importante rubrica, “Il Regime fiscale italiano”, e sempre nel medesimo periodo si arricchisce di una speciale appendice intesa ad illustrare la natura e il meccanismo delle tariffe doganali vigenti in Italia, “Le nostre tariffe doganali”, “con notizie dettagliate in merito ai certificati di origine, alle tare, ai diritti accessori e alle importazioni ed esportazioni temporanee (15 settembre 1910). Sempre in tema di regime doganale, sollecita le Camere di commercio italiane a concorrere fattivamente alla relazione finale della speciale commissione governativa istituita in vista della scadenza al 31 dicembre 1917 dei trattati di commercio dell’Italia con le potenze centrali, in quanto le sole “che possano apprezzare al giusto le intime ragioni di vita e di sviluppo delle industrie locali, coordinandone e contemperandone le aspirazioni e le esigenze, e valutando gli effetti della concorrenza straniera sulle energie economiche che si manifestano nei rispettivi distretti” (Per la riforma del nostro regime doganale, 30 novembre 1910).

Fra gli scritti dei principali collaboratori, Emilio Menegozzi, D. Dall’Alpi, Giorgio Molli e G. Milani, si segnalano: la lunga monografia storico-economica di E. Mengozzi, L’economia nel Lecchese nel passato e nel presente (15 maggio-15 luglio 1911); D. Dall’Alpi, Sul progetto di istituzione della Banca del lavoro e della cooperazione, 30 aprile 1910; la nota indirizzata dal presidente della Camera G. E. Falck a Luigi Luzzatti e ai ministri dell’industria e del tesoro In difesa dell’industria metallurgica del Lecchese (30 dicembre 1910). Nel biennio 1910 e 1911 pubblica numerosi documenti e circolari del Comitato italiano per il valico ferroviario dello Spluga, fra cui citiamo il lungo studio redatto e compilato a cura di Falck, Il valico ferroviario per la Svizzera orientale e gli interessi economici italiani (15 luglio-15 ottobre 1911), nel quale le ragioni della tesi splughista all’interno del dibattito sulla questione dell’apertura del nuovo valico alpino vengono riassunte e precisate in questi termini: “È nel diretto vantaggio delle nostre esportazioni, come è nell’interesse di molta parte delle nostre importazioni, che un nuovo valico si apra nella cerchia delle Alpi nel punto più centrale, per rompere la lunga barriera che sussiste fra il Brennero e il Gottardo, e ad un tempo nel punto più settentrionale del confine per mantenere i trasporti quanto più è possibile sotto l’influenza italiana”.

Oltre alle relazioni sull’andamento di assemblee e congressi nazionali e internazionali (IX assemblea generale dell’Unione delle camere di commercio, 30 giugno 1910; Congresso internazionale serico di Torino, 30 settembre 1911; assemblea del Consorzio lombardo fra industriali meccanici e metallurgici della sezione di Lecco, 15 agosto 1921, oltre alle quali pubblica le relazioni annuali sulla Fiera del bestiame e sulla Mostra agricola-industriale dei prodotti locali di Lecco), pubblica anche alcuni disegni e testi di legge (Legge 20 marzo 1910 n. 21, con la quale si è provveduto al riordinamento delle camere di commercio ed arti del regno, 30 luglio 1910; testo di legge per la Cassa di maternità, 15 settembre 1910; testo del Regolamento sul lavoro delle donne e dei fanciulli, 15 novembre 1910; Regolamento sulle privative industriali, 30 gennaio 1914 e seguenti; Legge sulle importazioni ed esportazioni temporanee, 15 aprile 1914.

Nel 1914, anno in cui alla direzione di Mengozzi succede quella di Pietro Peroni, viene dato largo spazio alle nuove disposizioni governative in materia di esportazione (attraverso la rubrica che si manterrà per tutto il periodo bellico “Permessi e divieti di esportazione”) e ai decreti legge e ai provvedimenti attuati proprio in seguito alla guerra attraverso la rubrica “Legislazione di guerra”. A queste si aggiungono “Provvedimenti finanziari” e “Provvedimenti tributari”, oltre ai listini ufficiali dei prezzi delle merci e delle derrate sulla piazza di Lecco e il listino settimanale dei prezzi del carbone.

A partire dal 1919 alcuni numeri vengono interamente dedicati alla trattazione approfondita di argomenti specifici: i numeri del 28 febbraio 1919 e del 30 luglio 1922 contengono l’Elenco delle industrie del circondarlo di Lecco suddivise per sezioni; il numero del 30 settembre 1919 viene interamente destinato alla trattazione dello Schema del decreto per l’aumento della tariffa doganale, mentre quello del 15 agosto 1920 alle Note illustrative sulla assicurazione obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia.

Nel 1927, come spiega una breve nota della direzione, “cessando la Camera di commercio e industria di Lecco col 31 dicembre corrente, alla stessa data cessa la pubblicazione della «Rassegna»” (Ai lettori, dicembre 1927).

C. Ro.

Raccolte: CO021: 1910-1927.